Trama(Pdl Vittoria): “Accordo Ue Marocco? Una tragedia economica e sanitaria”.

L’accordo Ue Marocco costituisce l’ennesimo duro colpo all’economia trainante del nostro territorio, ed ai comparti più deboli e delicati, agricoltura e pesca. Attraverso questo accordo gli agricoltori del nostro territorio si troveranno a competere con realtà territoriali che riescono a produrre a prezzi fino a dieci volte inferiori rispetto alle nostre aziende. “La diversa impostazione circa la produttività, il rischio economico che ne segue – dice il coordinatore del Popolo delle Libertà Vittoria, Francesco Trama – nasce anche dal fatto che le materie prime per coltivare, ed i fattori di produzione in generale costano molto meno, la manodopera in particolare e le condizioni di lavoro di quei territori, non sempre trovano la giusta tutela e sicurezza per i lavoratori stessi. Il rischio per gli operatori non “inquadrati” o soggetti a leggi “con tradizione diversa dalla nostra”, dall’alto rende più snella e meno gravosa la voce salario…
La catastroficità di questo accordo è di una portata senza eguali, e decreterà nel volgere di pochissimi anni l’ultimo assestato e diretto colpo di grazia ad un comparto che boccheggiava. Già entrava merce clandestinamente da questi paesi, ed in grande quantità creando anche allarmismi e distorsioni rispetto
alla tracciabilità, oggi che invece sarà tutto lecito, ci troveremo seppelliti da ortofrutta e pesce proveniente dai paesi del nord Africa, non solo dal Marocco. I consumatori avranno meno garanzie, e per evitare questo saranno indispensabili controlli serrati. Attenti alle anomalie legislative! Mi riferisco al fatto che in quei paesi si utilizzano molte molecole di diversa azione, una tra tutte il Bromuro di Metile capace di creare un “vuoto biologico” nel terreno, che da noi è stato proibito l’utilizzo. Entrerà la merce, ma solo quella prodotta con gli standard qualitativi delle nostre terre? Sarà merce che non avrà traccia di molecole di prodotti fitosanitari vietati in Italia? Entrerà letteralmente di tutto, poiché l’accordo non prevede contestualmente misure aspre di controllo! Adottare misure economiche compensative per i nostri agricoltori, darebbe solo un margine di sopravvivenza momentaneo”.
I pescatori marocchini e del nord Africa pagano il carburante 10 volte meno
dei pescatori siciliani, il carico fiscale gravante su di loro è molto meno
pesante e le loro coste sono molto più ricche delle nostre in quanto a
popolazione ittica.
Pur ritenendo doveroso far fronte comune tra tutti i deputati dei vari partiti
italiani, stipulando alleanze territoriali e non di profilo meramente
ideologico, voglio evidenziare come il Partito democratico abbia votato tale
provvedimento in modo massiccio, contribuendo a far numero e dare il colpo di
grazia all’economia agricola siciliana.
Per quanto ci riguarda stimoleremo ulteriormente i nostri europarlamentari, e
già l’On Giovanni La Via che ha già votato contro, insieme al gruppo del PdL, è
al lavoro per individuare strategie immediate a supporto dei consumatori e
degli agricoltori siciliani.

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