OGGI, CON LA PUBBLICAZIONE DEI REDDITI DEI MINISTRI TECNICI, SI COMPRENDE CHI SONO I VERI BAMBOCCIONI IN ITALIA. La riflessione di Ballarò

Il tempo, sempre galantuomo, contribuisce a farci scoprire le verità su chi spesso sproloquia. Negli ultimi mesi, i ministri tecnici del governo Monti, che quanto ad ipocrisia e mancanza di equilibrio non hanno nulla da invidiare ai politici di professione, hanno in più di un’occasione affermato che nel nostro Paese ci sono parecchi bamboccioni, ovvero soggetti che pur avendo superato i trent’anni di età, amano rimanere a casa dei genitori e spesso pretenderebbero che anche il posto di lavoro fosse nella stessa città dove risiedono, pur di non uscire dal nido familiare.
Oggi, scopriamo che questi novelli sociologi hanno dei redditi milionari che li pone nella condizione di non poter capire chi vive con mille euro al mese ed è costretto a tenere in casa dei figli che pur essendo talvolta laureati non riescono ad entrare nel mercato del lavoro e a non aver vissuto né loro né i loro figli la mortificazione di non poter lavorare pur avendo i titoli per farlo.
Ma come se non bastasse una tale caduta di stile, ci tocca subire la loro ipocrisia supportata da lacrimucce che probabilmente non erano conseguenti a sentimenti di solidarietà ma piuttosto per avere accertato quanto fosse emozionante prendere per il fondoschiena gli italiani.
Come potrà mai capire il sacrificio e la sofferenza di chi si è tolto il pane di bocca per costruire un futuro ai propri figli, uno che guadagna seicentomila euro al mese ?
E’ utopia, ma almeno stiano zitti e si rendano conto che se in Italia esistono bamboccioni, sono proprio i loro figli che possono permettersi di rimanere tutta la vita in ozio grazie a ciò che guadagnano i propri genitori.
Tutti gli altri, se non vanno via di casa, è perché sono costretti a rimanerci e non perché sono viziati.
Signori tecnici, o se preferite professori, occupatevi di tappare le falle della nave Italia, ma evitate di fare i sociologi, perché se le terapie sono quelle evidenziate fin qui, procurereste solo indignazione.

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