Blitz anti assenteismo al poliambulatorio di Via Aldo Moro. Modica, avviso di conclusione delle indagini

Avviso di conclusione delle indagini per gli operatori sanitari coinvolti nell’inchiesta diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Gaetano Scollo, e coordinata dal Procuratore Capo, Francesco Puleio, che riguarda il blitz anti assenteismo eseguito dagli agenti del Commissariato nel mese di maggio del 2010 presso il Poliambulatorio di Via Aldo Moro, comunemente indicato come “palazzo di vetro”. La polizia ieri ha notificato gli atti a quarantasei operatori del servizio, dipendenti dell’Asp Ragusa, mentre all’origine gli indagati erano ben sessantuno. È contestato a tutti, nelle rispettive posizioni, l’uscita dal posto di lavoro senza autorizzazione o senza avere timbrato il badge ma anche l’impiego delle card d’ingresso e di uscita per conto di altri colleghi. Ventidue di questi erano già comparsi davanti al Gip, Sandra Levanti, lo scorso cinque novembre(medici, funzionari, infermieri e impiegati)perché su di loro c’era la richiesta della magistratura inquirente per l’adozione del provvedimento afflittivo della sospensione dal posto di lavoro fino a due mesi. Sulla base di ciò il magistrato aveva sospeso un medico e quattro dipendenti lo scorso mese di dicembre per i quali, successivamente, il Tribunale del Riesame di Catania dispose il rigetto del provvedimento. Durante il blitz della polizia, in ore pomeridiane, su quaranta dipendenti ne furono trovati nei locali solo quindici. La polizia aveva sequestrato anche alcuni computer e aveva verificato anche i modi ed i termini di prenotazione delle visite specialistiche e se queste erano state effettuate secondo i giusti criteri. Controlli anche sulle lunghe liste di prenotazione e sull’attività intramoenia. A distanza di quasi un anno gli agenti del Commissariato erano tornati negli uffici sanitari, dove opera il Cup(Centro Unico di Prenotazione), su delega della Procura della Repubblica, per acquisire nuova documentazione. Sedici mesi dopo il blitz, esattamente il quindici settembre scorso, i poliziotti notificarono tre provvedimenti restrittivi, uno in carcere e due ai domiciliari, a un medico e a due infermiere modicane. L’accusa ipotizzata è la truffa aggravata ai danni dell’Asp. Con l’atto di conclusione delle indagini, le persone interessate avranno tempo una quindicina di giorni per presentare eventuali documenti a discolpa dopodiché la Procura deciderà se chiedere il rinvio a giudizio per tutti o eventuali richieste di archiviazione.

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