Processo Copai. Modica, i giudici attendono di unificarlo con il procedimento parallelo

Si attendono le decisioni del processo stralcio dell’inchiesta sul Copai, il Consorzio per la promozione dell’area Iblea, quello che è fissato davanti al Gup, Lucia De Bernardin, che vede indagate quindici persone, due delle quali saranno giudicate con il rito abbreviato, che sarà deciso il prossimo otto marzo. Ieri mattina, infatti, era prevista l’udienza del processo ordinario per lo stralcio, davanti al collegio penale del Tribunale di Modica (presidente Maggiore, a latere Manenti e Chiavegatti)che riguarda solo cinque imputati ovvero i coniugi Mario Barone e Sara Suizzo, di Santa Croce Camerina, Riccardo Minardo e Giuseppa Zocco, di Modica, e Pietro Maienza, di Santa Croce Camerina, posizione stralciata giacchè il procedimento si occupa dell’accusa più pesante, ovvero l’associazione per delinquere. I magistrati, nell’attesa, insieme ad accusa e difesa, hanno convenuto di rinviare tutto al prossimo 23 maggio anche se già da molto prima si saprà se e quanto si accentuerà il numero degli imputati. I magistrati, in precedenza, nel procedimento già in corso, avevano rigettato la richiesta di perizia tecnica sui lavori effettuati all’interno di Palazzo Pandolfi di Pozzallo, avanzata dalla difesa. Il Tribunale, infatti, intenderebbe prima ascoltare sul punto i consulenti indicati dalle parti. L’operazione, eseguita dalla Guardia di Finanza, esplose il 26 aprile scorso quando furono notificate le cinque ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari. In questo procedimento si sono già costituite due parti civili: Giovanni Moncada e Angelo Giannì, attraverso l’avvocato Guglielmo Barone.

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