CittadinanzAttivaModica: Il Viadotto Guerrieri non da sicurezza

La ringhiera di protezione che costeggia il Viadotto Guerrieri, dopo quasi cinquant’anni ha una capacità di resistenza pari a quella di un grissino. L’allarme è lanciato all’Anas dal coordinatore di CittadinanzattivaModica, Salvo Rustico, che fa pure rilevare come i sistemi di protezione a contenimento passivo, posizionati lungo il ponte al fine di garantire una maggior sicurezza agli automobilisti in transito e di ridurre al minimo gli effetti degli incidenti per sbandamento o per fuoriuscita del veicolo dalla sede stradale, sono anch’essi quelli allora. “E’ del tutto evidente – spiega ancora – come i livelli di sicurezza del 1967, a distanza di mezzo secolo, non possano essere per nulla conformi alla classe di sicurezza oggi necessaria ed imposta per legge. Ci riferiamo allo scalino in cemento ed all’unica fascia di guard rail (l’uno e l’altro alti circa cinquanta centimetri) che dovrebbero contenere e redirigere i veicoli uscenti dalla carreggiata: vale anche per i mezzi pesanti e per i pullman “ a due piani”? Il Viadotto Guerrieri è lungo 550 metri e unisce il Quartiere Sorda con il quartiere Dente. Scavalca in un sol balzo la Fiumara di Modica, consentendo di bypassare il centro urbano della città. Fino a pochi anni fa deteneva il primato di ponte più alto d’Europa con i suoi 137 metri di altezza ed è sicuramente uno dei punti strategici per chi vuole ammirare dall’alto la bellezza della città che pare quasi un fiume di pietra, che scorre lungo la valle. La struttura fu realizzata agli inizi degli anni sessanta “per ammodernare la vecchia statale 115”. Da allora – l’opera fu consegnata nel 1967 – non sembra sia stata effettuata alcuna manutenzione, almeno nelle parti relative alla ringhiera di protezione ed alla rete, installate successivamente.

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