Partecipata l’assemblea costituente di Orizzonte a Ragusa, un momento di riflessione utile per costruire un percorso caratterizzato dal confronto delle idee.

Sabato si è sancito l’inizio di un percorso partecipato, caratterizzato da interventi qualificati che hanno messo al centro del dibattitto le questioni della città di Ragusa, entrando nel merito delle tematiche e disegnando l’inizio di un percorso che vogliamo costruire parlando dei problemi dei Ragusani con i Ragusani, volendo proporre un modello di sviluppo di Ragusa, un bene comune appunto, da costruire insieme alla città, alle associazioni di categorie, all’associazionismo culturale e sociale, alle energie vitali di questa città, alle singole persone: vogliamo ascoltare l’anima della città e contribuire a fare battere il cuore di una città che come tutta l’Italia, come tutto il mezzogiorno, sente sulla propria pelle il peso di una crisi devastante. Lo vogliamo fare apponendo alla critica un significato propositivo, vogliamo associare alla critica la proposta. Riteniamo questo percorso utile a porre riflessioni non solo per i nostri iscritti, ma vogliamo essere da pungolo ai partiti, consegnare all’opinione pubblica e al dibattito complessivo degli spunti di riflessione: la centralità del lavoro e dell’impresa, entrambi in crisi, la rivalutazione del centro storico e della tratta ferroviaria, la necessità e la bellezza della cultura, l’ambiente, il turismo, l’importanza dell’agricoltura e delle attività produttive e tanti altre questioni poste in essere hanno caratterizzato il nostro dibattito partecipato. Decine e decine di persone, per lo più giovani, hanno partecipato e hanno dato entusiasmo a questo nuovo percorso.
Consapevoli che questa nuova sfida avrà solo un obiettivo: dare un contributo alla nostra città. Dall’amore e dall’impegno per la nostra Ragusa ripartiamo.
E’ emersa l’esigenza di chiarire che nonostante il percorso possa assomigliare a “Territorio”, noi non siamo “Territorio due” perchè i contenuti emersi dall’assemblea vanno in una direzione diversa, perchè gli obiettivi e gli strumenti per lo sviluppo della città sono diversi, ma non per questo vogliamo aprire uno scontro ideologicamente aproristico ma semmai un confronto basato sui temi e sui problemi della città.
La nostra prima proposta? La riduzione del 50% dei costi della politica. Riteniamo che questa sia una battaglia di merito oltre che di principio.
Di principio, perché oggi la politica deve fare i sacrifici insieme a tutte le categorie sociali che la compongono, nessuna categoria è esente dal fare i sacrifici, a maggior ragione da chi deve dare l’esempio, cioè alla politica.
Di merito, perché quelle 400.000 euro potrebbero essere messe a disposizione delle imprese in difficoltà, a favore di quelle iniziative imprenditoriali giovanili per creare lavoro. Avremo modo di discutere e approfondire la complessità delle questioni ragusane per fare altre proposte, compresa quella di valutare la possibilità di utilizzare il referendum consultivo per rafforzare alcune nostre proposte coinvolgendo dal basso i cittadini.
Rimaniamo in “fase costituente” perché tutte quelle realtà che vogliono aderire troveranno le porte spalancate, ma siamo altresì in piena campagna tesseramento e nel giro di 2 settimane convocheremo gli iscritti per votare gli organismi e le cariche: organizzeremo commissioni di studio e approfondimento per le varie tematiche, atte a facilitare la partecipazione e la possibilità di dare contributi contenutistici. Rimane in noi la necessità di organizzarci per accelerare la costituzione definitiva dello strumento associativo.

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