Fp Cisl Ragusa. Richiesta tavolo di confronto propedeutico stesura piani di razionalizzazione ex art. 16 legge 111/2011.

La Fp Cisl, come Federazione sindacale dei lavoratori pubblici, ha sempre sostenuto, con la propria proposta sindacale, che qualsiasi riforma per avere successo necessita non solo di un disegno complessivo e sistematico, ma soprattutto di un orientamento alla riorganizzazione dei servizi che sia focalizzato sulle specificità della singola amministrazione e del singolo territorio, che sappia non solo favorire una revisione mirata delle spese di bilancio ma anche indicare e realizzare priorità condivise e socialmente aggreganti, valorizzando il contributo che i lavoratori pubblici e il sindacato possono dare al cambiamento
dei processi produttivi e dei servizi stessi “Non a caso – scrive in una lettera al direttore generale dell’Asp Ragusa, il segretario della Cisl, Gianfranco Marino – i percorsi proposti dalla nostra organizzazione sindacale, a partire dall’accordo del 4 febbraio 2011 con il Governo,hanno trovato, con l’art 16 della Legge 111/2011 e la successiva Circolare dell’11 novembre 2011 del Dipartimento della Funzione Pubblica, un riconoscimento normativo che coniuga la partecipazione dei lavoratori alla riduzione dei costi e degli sprechi con l’incremento premiante delle risorse da destinare alla contrattazione integrativa (fino al 50% delle economie che ne deriveranno), attraverso la specifica previsione di un Piano di razionalizzazione e riqualificazione della spesa da attuare in ogni amministrazione pubblica”. In riferimento a tale piano, da adottarsi per legge entro il mese di marzo 2012, la Fp Cisl chiede la rapida attivazione di un tavolo di confronto per la definizione, l’implementazione e il monitoraggio delle linee di modernizzazione e rilancio dei servizi dell’Azienda, con l’obiettivo di riorganizzare le attività, riducendo ridondanze e duplicazioni strutturali e funzionali, semplificare e velocizzare i processi amministrativi, ottimizzare l’utilizzo delle risorse, ridurre la spesa improduttiva, promuovere azioni specifiche relative alla ristrutturazione dell’Azienda, favorire la diffusione della strumentazione informatica, migliorare la qualità del lavoro e così il livello di output dei servizi.
“E’, infatti, nostra ferma intenzione – aggiunge Marino – di contribuire a dare al più presto attuazione alle suddette
normative e non perdere l’opportunità di conseguire insieme ad un mutamento della cultura organizzativa e lavorativa, anche un incremento della produttività e del miglioramento della qualità dei servizi resi, incentivando il personale a individuare sprechi ed utilizzo inefficiente delle risorse. Naturalmente, condizione necessaria per avviare il dialogo ed un serio progetto di riorganizzazione è la piena trasparenza sull’andamento gestionale e sulle dinamiche finanziarie dell’Azienda. A partire dalla
certezza del bilancio e dalla piena conoscenza dello stesso per difendere gli interessi dei cittadini-utenti e dei
lavoratori”.

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