SENSIBILIZZARE I GIOVANI A CORRETTI STILI DI VITA PER PREVENIRE L’INSORGENZA DEI TUMORI A RAGUSA. GIOVEDI’ 1 MARZO IL “PROGETTO MARTINA”

Si chiama “Progetto Martina”. Per ricordare la giovane che, colpita da un tumore della mammella, lasciò come testamento un messaggio significativo: “Che i giovani vengano accuratamente informati ed educati ad avere maggiore cura della propria salute”. E’ questo il senso della missione che si sono prefissati i Lions, il Leo Club e il Panathlon di Ragusa con l’incontro tra studenti, specialisti, atleti, club service e musicisti in programma giovedì 1 marzo, a partire dalle 9, e per tutta la mezza giornata, alla Scuola regionale dello sport di via Magna Grecia a Ragusa. Un modo nuovo di comunicare ai giovani concetti di prevenzione dei tumori non in modo frontale, impositivo, ma condiviso ed utilizzando i loro mezzi di comunicazione. Sono state coinvolte le classi di tutti gli istituti superiori di Ragusa in stretta collaborazione con i dirigenti e l’Ufficio scolastico provinciale. Parteciperanno circa 400 studenti, in rappresentanza di sette istituti del capoluogo, che ascolteranno musica, incontreranno atleti di valenza nazionale e riceveranno informazioni su stili di vita e prevenzione dei tumori.
“Informare i giovani sulle modalità di lotta ai tumori, sulla possibilità di evitarne alcuni, sulla opportunità della diagnosi tempestiva, sulla necessità di impegnarsi in prima persona e dare tranquillità è l’obiettivo del progetto – ha detto questa mattina in conferenza stampa Pierpaolo Tumino in rappresentanza di Tina Elia, presidente del Lions Club “Valli barocche” – E’ indubbio che il sapere come affrontare una malattia, il sapere che ci si può difendere e che si può vincere, dà tranquillità. La tranquillità che deriva dalla conoscenza coinvolge tutti e permette di vivere con maggiore serenità. In sintesi, la lotta contro i tumori richiede conoscenza e impegno personale, richiede quindi “cultura” e la scuola è la culla della cultura”.
“Il “Progetto Martina” è un service senza confini e senza tempo – ha detto Giuseppe Greco, presidente Lions Club Ragusa Host – è nato nel Veneto qualche anno fa ed oggi sono gli stessi giovani che chiedono che si ripeta ogni anno e non resti confinato in una stretta area geografica. Ecco perché hanno aderito i club Lions di tutta Italia e da quest’anno anche il nostro club ha dato la propria adesione credendo nel progetto. Certe malattie sono rare nei giovani ma proprio nei giovani hanno conseguenze molto pesanti e l’attività di prevenzione va iniziata sin dall’adolescenza quando l’organismo è in via di formazione”. “I giovani sono i soggetti più vulnerabili dal punto di vista fisico e psicologico, sono bersagliati da messaggi fuorvianti e da modelli di vita che certamente non orientano verso la prevenzione ed il rispetto della propria e dell’altrui dignità. Da ciò l’impegno del Leo Club – afferma Carla Ciarcià presidente del club di Ragusa – in quanto da giovani conosciamo i problemi dei giovani, conosciamo il loro modo di comunicare e la loro esigenza di sapere, da ciò deriva la nostra azione in questo progetto”.
Rosario Cintolo, presidente del Panathlon club di Ragusa, ha evidenziato l’importanza dello sport quale modello e maestro di vita. “Lo sport – ha chiarito – impone regole accettate volontariamente e non imposte e proprio per questo rappresenta il modello da proporre ai giovani”. Vincenzo Lorefice, campione regionale di mezzofondo, e Claudia Finielli, campione italiano dei 10.000 metri, sono i testimonials dell’evento e rappresentano l’esempio lampante di come regole e stili di vita possano far diventare campioni. Spazio anche alla musica con il “Trio Casamia Vincent Migliorisi”.
“E’ stato entusiasmante organizzare questo evento, mettere assieme scuola, musica e scienza in un format nuovo e propositivo – hanno concluso Cettina Raniolo e Carmelo Iacono coordinatori della commissione Lions per il progetto Martina – diamo appuntamento a giovedì 1 marzo a partire dalle 9 per quello che si annuncia come un laboratorio nuovo e coinvolgente per comunicare messaggi di grande rilevanza sociale soprattutto ai giovani”.

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