Ragusa, assunzioni Ato Ambiente. Iabichella (Confsal):”Appello ai Sindaci, al Presidente della Provincia, al Collegio dei liquidatori ed agli esponenti politici di ogni partito: prevalga il buon senso.”

I 19 ex lavoratori, licenziati a dicembre scorso, hanno diritto ad esser riassunti dall’Ato Ambiente, società con personalità giuridica di diritto privato (come definita dall’Avvocatura dello Stato). Cio’ vuol dire che l’Ato Ambiente puo’ assumere senza l’obbligo di indire concorso pubblico.

“Oggi pomeriggio abbiamo assistito all’ennesimo “nulla di fatto”- esordisce Iabichella – visto che l’Assemblea dei soci dell’Ato Ambiente, convocata per decidere sul futuro dei 19 ex lavoratori, e’ stata rinviata per mancanza del numero legale. Non riusciamo a comprendere l’assenza di molti Sindaci che, oggi, sono mancati all’assemblea determinante per il futuro lavorativo dei 19 licenziati. “

Il sit-in della Fesica-Confsal, che ha affiancato i 19 lavoratori licenziati, si e’ tenuto regolarmente, dapprima fuori dai cancelli dell’Ato e poi trasferitosi all’interno. Di seguito si e’ tenuto un incontro con il Collegio dei Liquidatori dal quale e’ emerso che oggi erano assenti 8 Comuni, oltre alla Provincia. La soluzione del problema – continua Iabichella – e’ stata ancora una volta rinviata. I lavoratori e la nostra O.S. non si fermeranno e andranno avanti con nuove iniziative e forme di protesta al grido di “il lavoro ci spetta e noi lo pretendiamo! E mi appello ai Sindaci: mettete d aparte la politica e fate prevalere il buon senso.”

In attesa di essere convocati da S.E. il Prefetto di Ragusa, i lavoratori si riuniranno, insieme al Segretario Provinciale della Fesica-Confsal, Giorgio Iabichella, sabato mattino per definire le nuove forme di protesta da attuare.

“La battaglia, inutile e offensiva, adottata in questi giorni dall’ esponente del PD ragusano – rincara la dose Iabichella nei confronti di Peppe Calabrese – e’ ignobile oltreché assurda e infondata. Le congetture espresse da Peppe Calabrese, difatti, sono false, ma oltreché offensive per tutti quei lavoratori che per anni hanno contribuito allo svolgimento regolare del servizio di igiene ambientale di ogni Comune. Mi appello anche al buon senso dei veri leader del Partito Democratico, chiedendo loro di intervenire pubblicamente per far cessare questa indegna lotta “contro i mulini al vento” intrapresa, dal loro moderno “don Chisciotte”ragusano, contro dei lavoratori che non fanno altro che chiedere il rispetto di un loro diritto. In un momento di forte crisi come quello in cui versa tutta l’economia provinciale e nazionale, nessuno puo’ permettersi di protestare per il licenziamento di 19 lavoratori. E’ assurdo, inconcepibile, inammissibile!”

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