Legge sulle Province – Leontini replica ad Antoci: “Improprio il commissariamento di Ragusa, ma il prossimo Presidente sarà eletto direttamente dai cittadini”.

“Ribadisco la mia personale soddisfazione per una legge che impedisce la soppressione degli Enti Provincia in Sicilia, sconfiggendo la linea Lombardo-Cracolici, impegnando l’Assemblea Regionale ad approvare un successivo ddl che riordinerà le Province attribuendo loro maggiori competenze dismettendo vecchi e dispendiosi organismi regionali”.
Lo dichiara l’on. Innocenzo Leontini, presidente del gruppo parlamentare Pdl all’Ars, all’indomani del voto d’aula che permetterà di abbattere i costi della politica, mantenendo i livelli di rappresentanza democratica dei cittadini siciliani. Per quanto riguarda, però, la Provincia Regionale di Ragusa, Leontini aggiunge: “Voglio sottolineare, come d’altra parte ho già fatto a Sala d’Ercole, che il commissariamento previsto a Ragusa è improprio.
Infatti – spiega il capogruppo del Pdl – il primo comma dell’articolo 145 del nostro ordinamento degli Enti locali parla di commissariamento quando, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, viene dichiarata la decadenza del Consiglio Provinciale e della Giunta in particolarissimi casi (per esempio quello della infiltrazione mafiosa) decretandone quindi lo scioglimento. Nella fattispecie ragusana, tuttavia, il Consiglio e la Giunta arriveranno a scadenza naturale e la legge non conoscerebbe altra conseguenza se non le elezioni. Mi auguro che il Commissario dello Stato possa impedire che si ricorra all’istituto del commissariamento, non esistendo le condizioni di scioglimento del Consiglio e della Giunta, consentendo ai cittadini della provincia iblea di poter avere l’opportunità democratica che spetta loro per legge permettendo che si svolgano regolari elezioni”.
“In merito alle dichiarazioni del Presidente Antoci, invece – aggiunge ancora Leontini – mi corre l’obbligo di fargli notare, con lo stesso rispetto con il quale egli ha fatto in un comunicato, che l’art. 1 della legge è sostanzialmente diverso da quello che viene citato nella sua nota: ‘Nel quadro di un riassetto complessivo delle funzioni amministrative, spettano alle Province regionali funzioni di indirizzo e di coordinamento delle attività dei comuni nelle materie e nei limiti indicati con legge regionale entro il 31 dicembre 2012’. Antoci ha omesso due importanti parti dell’articolo, dalle quali si evince chiaramente che le province mantengono funzioni amministrative nell’ambito delle quali saranno successivamente normati i compiti di coordinamento delle attività dei comuni. Nel secondo articolo, poi, si descrive distintamente che in un seguente ddl saranno ridotti del 20% i componenti di Consigli e Giunte. Il che significa che essi rimarranno e che il decreto Monti è stato respinto. Nei prossimi mesi, quindi, l’Assemblea Regionale sarà impegnata nella stesura di un nuovo ddl che assegnerà nuove competenze alle Province. Riguardo poi alla preoccupazione di Antoci di dover ‘passare il testimone’ ad un commissario piuttosto che ad un nuovo Presidente eletto democraticamente, mi dispiace far notare che le sue dichiarazioni fanno passare un messaggio errato, cioè quello che la democrazia in provincia di Ragusa viene sospesa. Questa sì che sarebbe stata una vittoria di Lombardo. Fortunatamente non è così, ma nella peggiore delle ipotesi le elezioni saranno rimandate solo di un anno”.
“Senza l’impegno del sottoscritto e dell’intero gruppo del Popolo della Libertà all’Ars – conclude Leontini – si sarebbe verificato ciò di cui si lamenta Antoci poiché il prossimo presidente della Provincia sarebbe stato eletto dai Consiglieri Comunali piuttosto che direttamente dal popolo”.

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