“LA CITTÀ CHE FACCIAMO INSIEME” Ieri sera a Cava d’Ispica (Modica)

“Mi rifiuto di pensarla secondo il classico clichè per cui i dipendenti del Comune di Modica non lavorano. Il problema vero è che, dopo aver ridotto il personale da 700 a 500 unità, dopo aver dovuto ratificare il blocco del turn over, la nostra situazione finanziaria deficitaria non ci ha, tra le altre cose, permesso di assumere figure specifiche e tecniche (ingegneri, geometri, operai soprattutto) di cui la struttura comunale ha fortemente bisogno, per rispondere appieno alle legittime esigenze della cittadinanza. Paradossalmente: se nel complesso, 500 dipendenti sono ancora molti, ce ne sono tuttavia pochi in quei settori (polizia municipale, ufficio tecnico e manutenzioni su tutte) strategici nel rapporto tra Comune e cittadino. È anche per questo che stiamo, con attenzione e sensibilità, riflettendo su come mettere in atto una rimodulazione dei servizi offerti, puntando molto sull’informatizzazione e cercando di attuare una razionalizzazione delle macchina amministrativa, nel pieno rispetto dei diritti dei cittadini e di quello dei lavoratori comunali”. Sollecitato dagli interventi degli abitanti di Cava d’Ispica, con queste parole il sindaco Antonello Buscema ha completato il suo ampio intervento, a chiusura dell’incontro con i cittadini, tenutosi nelle sale del ristorante Al Vecchio Mulino, ieri sera.
Due ore intense di confronto aperto e franco, in linea con lo spirito democratico dell’iniziativa, “LA CITTÀ CHE FACCIAMO INSIEME”, organizzata dal PD di Modica. Tanta le questioni sottoposte dagli abitanti agli assessori e al sindaco: la viabilità e la sicurezza stradale, le manutenzioni, il turismo culturale legato al parco di Cava Ispica, le discariche abusive, il bisogno di servizi tecnologici moderni, gli interventi per i giovani e per le fasce più disagiate.
A tutti, i membri della giunta e il coordinatore del Pd, Giancarlo Posdomani, hanno dato circostanziate risposte.
A cominciare proprio dalla fruizione turistica e culturale della Cava. Secondo l’assessore alla Cultura, Annamaria Sammito: “Cava Ispica è un bene assoluto, tra i più importanti in Sicilia e in Italia, che continua a regalarci tesori sorprendenti e nuovi ritrovamenti. Ma ciò ci costringe da un lato ad aggiornare continuamente l’elenco dei primi censimenti fatti negli anni scorsi, dall’altro a dover condividere qualsiasi progetto di valorizzazione e di potenziamento con la Soprintendenza”. Da questo punto di vista, ha continuato l’assessore Sammito: “Anche per mettere in sicurezza il costone Pernamazzoni, crollato 15 giorni fa, sono necessari molti fondi. Che per ora non abbiamo, ma che siamo certi di poter recuperare, partecipando ai bandi europei sul turismo rurale. Solo così possiamo riattivare anche i più piccoli interventi di manutenzione e di ammodernamento per quanto riguarda la cartellonistica e la pulizia dei sentieri, la promozione e la comunicazione di un sito archeologico tra i più importanti e ricchi del mezzogiorno”.
È toccato poi all’assessore all’Ambiente Giovanni Spadaro parlare delle discariche abusive che fanno “brutta mostra di sé in alcune vie della città e nelle zone rurali. La questione, tuttavia, non è legata all’azione del mio staff, come testimoniano le centinaia di telefonate e di interventi per il servizio, gratuito, di ritiro dei rifiuti ingombranti. Il problema vero è che Modica non ha un centro comunale di raccolta e da questo dipendono molti dei nostri problemi. Senza contare che, in queste discariche abusive, che stranamente si ricreano qualche giorno dopo il nostro intervento, a volte troviamo anche dell’amianto, che va bonificato, per legge, secondo prassi speciali. La soluzione, riteniamo, sia di intervenire sull’educazione del senso civico dei nostri concittadini. E a tal proposito, a giorni, lanceremo la campagna “COMPOSTIAMOCI BENE” per il compostaggio domestico, che oltre a ridurre l’impatto dei rifiuti, servirà anche, soprattutto nelle zone rurali come questa, a creare un fertilizzante naturale per orti e giardini”.
In ultimo, è toccato all’assessore ai Servizi Sociali, Giovanni Giurdanella ricordare che: “sebbene il Comune possa fare poco per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei più giovani, è altrettanto vero che possiamo, come di fatto stiamo facendo, garantire e organizzare al meglio quei servizi minimi (dagli scuolabus all’animazione di strada) in grado di alleviare di molto la situazione finanziaria di molte famiglie”.
Su quest’ultimo punto anche il sindaco Buscema ha voluto esprimersi, ricordando che solo dopo “essere usciti dallo stato di emergenza finanziaria e di deficit strutturale, il Comune potrà fare investimenti e accendere mutui che potranno garantire la ripartenza dell’economia locale, diventando così un volano allo sviluppo economico e sociale per la città”.

Il prossimo appuntamento nell’agenda de “La Città che facciamo insieme” è in programma per il 9 marzo, ore 19.00, all’Oratorio Sant’Anna del Quartiere Dente.

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