Ragusa, PD Sgarlata: “Va bene emettere ordinanze. Il problema è riuscire a farle rispettare”

“Abbiamo appreso dalla stampa che il sindaco Nello Dipasquale ha ritenuto opportuno, visto che la raccolta differenziata nel centro storico di Ragusa superiore non ha ottenuto l’effetto desiderato, di emettere un’ordinanza finalizzata a regolamentare il servizio di raccolta dei rifiuti. Tutto ciò per contrastare (finalmente se n’è accorto, meglio tardi che mai) i comportamenti di errato smaltimento dei rifiuti di alcuni cittadini. Pertanto, nel caso in cui saranno riscontrate eventuali violazioni da parte dei fruitori del servizio, potranno essere applicate sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro”. E’ quanto evidenzia Alessandra Sgarlata delegata del quartiere “Centro” del Partito Democratico di Ragusa. “Premettendo che – aggiunge – non condivido affatto questo metodo di gestione della raccolta differenziata perché ritengo che il cittadino debba essere incentivato a farla o con un contributo economico o con un bene tangibile per la collettività, sarebbe opportuno attivarsi per la creazione di isole ecologiche in cui consegnare i rifiuti in modo da non doverli tenere a casa nell’attesa del giorno giusto. Forse, questo potrebbe essere l’unico modo per puntare su una raccolta differenziata adeguata alle normative vigenti ai fini di un corretto smaltimento dei rifiuti, per puntare su una città più pulita e per aumentare in modo notevole gli introiti che arrivano al Comune dalla differenziata. Ecco perché ritengo opportuno chiedere alla polizia municipale, al sindaco stesso e alle autorità comunali competenti i controlli necessari ed accurati per segnalare tempestivamente i siti in cui si presentano queste violazioni. Tutto ciò, magari, si potrebbe ottenere attraverso il ritorno dei vigili di quartiere. La loro “apparizione” si era avuta il 24 novembre dello scorso anno. Poi più nulla. Eppure sono piaciuti parecchio ai cittadini, anche perché è inutile emanare delle ordinanze se poi non c’è nessuno che le fa rispettare”. Alessandra Sgarlata conclude sottolineando che “il sindaco ci avvisa che, nel caso avessimo terminato i sacchetti per effettuare la raccolta differenziata, possiamo ritirarli direttamente nella sede della ditta Busso. Terminati i sacchetti? Ma scusi, signor sindaco, quando mai sono stati consegnati questi sacchetti ai cittadini? E poi, pensando agli anziani, che vivono in centro storico, molti dei quali non hanno la possibilità di recarsi alla zona industriale dove ha sede la ditta Busso, questi sacchetti non si potrebbero consegnare direttamente a casa? Tutto ciò sarebbe da unire al fatto di cercare di istruire meglio i cittadini nella differenziazione dei rifiuti. Ecco, questo sì che sarebbe un bel passo in avanti”.

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