Ispica, spaccio di droga. Al processo conclusa la fase dibattimentale contro i due imputati

Secondo l’accusa, uno degli imputati si sarebbe rifornito di droga ad Avola dai fratelli, Salvo e Peppe Iacono, intesi .“Puddicinu”, che trattavano cocaina ed eroina. Il Consulente tecnico d’Ufficio, Silvana Aglieri, intanto, ha depositato le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche e ambientali e il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Antongiulio Maggiore, ha potuto sentire tutti i testi per chiudere il dibattimento e andare a sentenza. Si tratta del processo nel quale sono coinvolti gli ispicesi Franco Falco, difeso dall’avvocato Salvatore Rustico, e Francesco Monaca, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio. I due furono arrestati il 29 gennaio del 2004 dai carabinieri per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Il primo ad essere ammanettato fu Falco, nei confronti del quale, in quel periodo, c’era particolare attenzione perchè sospettato di essere un pusher. L’uomo era stato intercettato da una pattuglia. All’alt non si era fermato, anzi aveva accelerato con la propria Bmw. La pattuglia allertò il Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Modica che si trovava in zona e che a sua volta intercettò Falco proprio mentre arrivata nella sua abitazione di Contrada Fontanazza. Era sceso precipitosamente dall’auto, lasciando gli sportelli aperti e dirigendosi all’interno della casa. I carabinieri lo inseguirono e lo trovarono all’interno del bagno mentre cercava di disfarsi della droga gettandola nel water. Un militare riuscì a chiudere in tempo il flussometro potendo così recuperare tre bustine, due di cocaina e una di eroina. Da quel momento scattarono le intercettazione ambientali e telefoniche che coinvolsero anche Monaca. Per il pubblico ministero, Secondo l’accusa, si sarebbe rifornito dai due fratelli avolesi. La sentenza è attesa per il prossimo sette maggio.

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