Gli ex dipendenti di Ato Ambiente Ragusa: “Ma che colpa abbiamo noi?”

E’ da tre mesi ormai che si sento messi al massacro mediatico, “venendo aggrediti verbalmente e offesi nella nostra dignità; la dignità che ciascun cittadino ha e che ciascuno deve rispettarne l’altrui”. Sono gli ex lavoratori dell’Ato Ambiente di Ragusa a fare sentire la loro voce dopo i duri attacchi legati alla loro assunzione.
“Ma che colpa abbiamo noi? Quella di aver lavorato chi per 4 chi per 2 anni in maniera seria, puntuale e ONESTA; sempre con disponibilità e volontà di chi il pane vuole guadagnarselo – dicono – come fanno i tanti “fortunati” che oggi hanno un impiego (noi no, siamo 19 famiglie che a casa non portano più qualche euro per poter sfamare i propri figli, le proprie famiglie e per pagare le bollette).
Ci siamo rivolti al giudice del lavoro, che per alcuni di noi si è espresso riconoscendo il nostro diritto; vi sono pareri legali di illustri costituzionalisti, la regione è intervenuta tramite l’avvocatura dello Stato puntualizzando che l’Ato Ragusa Ambiente è una S.p.A. per cui regolamentata dal diritto privato, come tutte le società per azioni.
Le “carte”noi le abbiamo in regola!
E di contro la politica, i sindacati quelli che “contano”, sì quelli che sono dalla parte dei lavoratori, che combattono, manifestano, si incatenano rivendicano i diritti dei lavoratori tutti che fanno?
Per i primi siamo totalmente trasparenti, inesistenti, o dei raccomandati, delinquenti, gli appestati della peggio specie che non hanno nessun diritto ad un posto di lavoro, per i sindacati siamo dei precari di serie Z che nonostante il riconoscimento del nostro diritto da parte della legge, non siamo degni di essere difesi. Loro difendono chi può far comodo per il tornaconto del sindacato ( non vogliamo pensare al tornaconto personale) sottacciono alle centinaia di assunzioni fatte presso gli enti locali PUBBLICI a Ragusa e provincia in spregio alla legge, anzi appoggiandole magari!
E noi? No!
Noi abbiamo la legge dalla nostra parte ed è già troppo per questi signori infastiditi dal riconoscimento dei nostri diritti, che a parer loro siamo cittadini, precari di serie Z.
Siamo stanchi di questo accanimento, perché è un accanimento vero e proprio, ingiusto aggiungiamo.
Lasciateci in pace noi precari di serie Z, continueremo la nostra battaglia nella giusta sede. Siamo fiduciosi e il tempo ci darà ragione in toto!
Vogliamo ringraziare di cuore l’unica sigla Sindacale che si è presa a cuore la nostra (giusta) causa,la Confsal Ragusa nella persona di Giorgio Iabichella, l’unico che cerca di tenere alto oltre che il nostro morale pure la nostra dignità”.

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