Giro di assegni sospetti a Modica. Massimo Arrabito al Gip: “Solo favori tra amici”

Non si è sottratto all’interrogatorio di garanzia il quarantacinquenne Massimo Arrabito, comparso davanti al Gip del Tribunale, Sandra Levanti, per la vicenda del considerevole giro di assegni nella quale si trova coinvolto insieme al dipendente del Comune di Modica, Emanuele Avveduto, e all’ex dipendente municipale, Marcello Gugliotta, tutti raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Ai tre viene contestato un giro di assegni per circa duecentomila euro. Arrabito è stato l’ultimo ad essere interrogato dei tre, assistito dall’avvocato Carmelo Ruta. Nei fatti ha confermato ciò che Gugliotta aveva detto venerdì mattina, cioè che i due si conoscevano ma non c’era amicizia, come invece era con Avveduto che il quarantacinquenne avrebbe descritto come “compagno di giochi d’infanzia”. Sul giro di assegni ha abbondantemente chiarito al Gip che si trattava di titoli di credito che Avveduto gli portava per farseli cambiare, consegnando il contante. Arrabito ha anche ammesso che qualche volta chiedeva al geometra comunale un prestito, per pagare magari un debito di gioco(quelli on line)che poi regolarmente restituiva. Era, insomma, uno scambio di cortesie tra amici. Dei favori  amichevolmente reciproci e senza alcuna intenzione illecita giacchè frequentavano la stessa sala-scommesse di Modica. Adesso spetterà al Gip valutare se persistano le condizioni per rimettere i tre indagati in libertà o meno. Arrabito, in ogni caso, ci resterebbe lo stesso visto che era stato raggiunto dall’ordinanza del Gip mentre già si trovava alla detenzione domiciliare per altra causa.

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