La Regione non paga i docenti precari e li fa lavorare con contratti parasubordinati. L’on. Orazio Ragusa chiede di accertare le responsabilità.

La Regione Sicilia per venire incontro (o almeno così era nelle intenzioni) agli insegnanti precari, lasciati senza cattedra a seguito della riforma Gelmini, ha attivato attraverso accordi Miur-Regione dei Progetti Por. “E’ scandaloso – denuncia l’on. Orazio Ragusa – che diversi docenti lamentino il mancato pagamento dell’intero corrispettivo sia con riferimento alla prima annualità 2009/2010 svoltasi tra maggio-dicembre 2010, sia alla seconda annualità 2010/2011. Diverse scuole capofila di questi progetti, in questo modo, non hanno potuto corrispondere il saldo per l’attività svolta. L’Assessorato alla Pubblica Istruzione, le scuole capofila e l’Ufficio Scolastico Regionale si rimpallano le responsabilità, costringendo i lavoratori della scuola ad elemosinare ciò che gli spetta di diritto.

“Ritengo scandaloso – aggiunge Orazio Ragusa – che si usino insegnanti laureati e abilitati, in possesso di master e specializzazioni varie, facendoli lavorare con contratti parasubordinati all’interno della scuola pubblica, e addirittura non si corrispondano i previsti emolumenti”.

“Non si tratta certo di compensi particolarmente onerosi come quelli spesso previsti da vari incarichi di consulenza, perché in questo caso la retribuzione si aggira intorno a 14 euro per ora di lezione: l’equivalente di chi presta servizio di pulizia a domicilio”. “Se in tempi rapidissimi la situazione dovesse rimanere senza soluzione sarò costretto a provvedere presentando specifiche Interrogazioni e Mozioni all’Ars per accertare le responsabilità su quanto accaduto”.

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