I comuni del Comprensorio di Modica “querelano” Ato Ambiente e Comune di Ragusa

Esposto alla Procura della Repubblica di Modica contro il Comune di Ragusa e Ato Ambiente e per conoscenza al Prefetto di Ragusa. Stessa denuncia è stata inviata alla Procura della Corte dei Conti. Sono stati i Comuni del Comprensorioooo di Modica(Scicli, Ispica e Pozzallo) a prendere quest’iniziativa per vicenda che riguardano, nella fattispecie, i criteri con cui è stata utilizzata la discarica di Cava dei Modicani, struttura realizzata per servire il comune capoluogo e quelli sub-montani, poi affidata alla gestiodi ll´Ato Ambiente. Il Comune di Ragusa, che aveva il sostegno dell’organismo di “Ambito” non ha mai voluto mettere l´infrastruttura a disposizione degli territori, ad eccezione di quelli prevista sostenendo che la discarica non avrebbe potuto reggere una ricettività giornaliera adeguata al fabbisogno. Come si ricorderà il sindaco, Nello Dipasquale, nell’estate del 2010 ne fece una battaglia personale, addirittura montando di guardia con una roulotte nell’area antistante l’accesso. Nel mese di maggio del 2011, però, attraverso un lodo arbitrale i Comuni di Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo ottennero conto e ragione e chiesero, almeno la cosiddetta perequazione dei costi giacchè fu riconosciuto il diritto a ripartire equamente tra tutti gli enti interessati le maggiori spese per il conferimento dei rifiuti a Motta Sant’Anastasia. “Il Comune di Ragusa e Ato Ambiente – spiega l’assessore alle Politiche Ambientali di Modica, Giovanni Spadaro – non hanno “aderito” al contemplato del lodo arbitrale e nemmeno hanno dato seguito ad una nostra richiesta d’incontro”. I quattro enti del Comprensorio di Modica hanno dato incarico al professore Andrea Palazzolo, docente alla Luiss di Roma, di presentare un esposto con il quale sono state denunciate gravi irregolarità nella gestione della discarica ragusana ed è stato diffidato, oltremodo Ato Ambiente circa il mancato adempimento del servizio pubblico essenziale di gestione dei rifiuti; gestione liquidatoria non improntata alla conservazione del patrimonio aziendale; mancata esecuzione del lodo arbitrale del 14 maggio 2011; grave pregiudizio economico subito dai Comuni di Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo. “Abbiamo chiesto – aggiunge Spadaro – un risarcimento e la convocazione di una riunione per il prossimo venerdì all’Ato. Quest’organismo ha violato l’obbligo di garantire il servizio integrato di gestione dei rifiuti, nel rispetto del principio di perequazione”. Il professore Palazzolo fa riferimento nell’esposto all’ inerzia di Ato nelle more del passaggio alle Srr ed il conseguente obbligo imposto ai comuni di provvedere autonomamente. : Con modalità dilatorie – scrive il docente – Ato Ambiente ha omesso di dare esecuzione al lodo arbitrale e di dare ogni altra informazione ai comuni tale da consentire la tutela anche in via giudiziaria delle proprie ragioni». Infine, la richiesta di aprire Cava dei Modicani ai comuni ricorrenti e il ripristino del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti”. La replica del presidente del collegio dei liquidatori, Giancarlo Migliorisi non tarda ad arrivare: “Siamo ancora in attesa della nomina, da parte dei soci, dei commissari che devono eseguire il lodo – spiega -. Spetta, come si sa, per legge al soggetto attuatore, Domenico Michelon, indire la gara unica”.

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