INSUFFICIENZA RENALE: COME PREVENIRLA. La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

Intanto, qualche dato, per renderci conto di cosa comportano le malattie renali: ne soffrono circa 13 milioni di italiani, 5 dei quali soffrono di una disfunzione renale significativa; quasi cinquantamila italiani sono in dialisi e se si confronta questo dato con quello relativo a un decennio fa si scopre che il numero di pazienti che necessitano della dialisi è salito del 22%. Per quanto riguarda i trapianti, dieci anni fa 9500 italiani avevano un rene trapiantato mentre oggi sono raddoppiati.
E’ importante, innanzitutto, sapere che spesso i reni si ammalano silenziosamente e non manifestano sintomi fino a quando la loro funzionalità non si è ridotta del 90%. La diagnosi precoce è essenziale, così come lo sono una corretta informazione sull’importanza dei reni e sulla prevenzione: basterà misurare la pressione arteriosa periodicamente e fare un esame delle urine e il dosaggio della creatinina nel sangue una volta all’anno, questo ci permetterà di diagnosticare una malattia renale e rivelarsi essenziale per salvarci la vita. I soggetti a rischio di malattia renale sono: adulti con età superiore a 60 anni, ipertesi, diabetici, obesi, individui con familiarità per malattie renali e coloro che fanno abuso di farmaci anti-infiammatori. Le cause più comuni che portano all’insufficienza renale sono il diabete e l’ipertensione arteriosa non controllata. Infatti il 72% dei dializzati nel mondo sono pazienti diabetici e/o ipertesi. Il diabete si complica con il danno renale nella metà dei casi. La progressione del danno renale si può rallentare con l’uso di farmaci che sono dotati di azione reno-protettiva, sia perché controllano la pressione arteriosa, sia perché riducono la proteinuria.
Il controllo della malattia renale è fondamentale anche perché migliora la prognosi cardiovascolare (chi ha problemi ai reni spesso soffre di malattia cardiaca).
Nella fase ultima della malattia renale (insufficienza renale terminale) gli unici rimedi sono la dialisi e/o il trapianto.
E’ molto importante, quindi, curare e controllare bene il diabete e la pressione arteriosa, ciò significherà bloccare l’evoluzione del danno renale verso la dialisi.

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