LA SALVEZZA DELL’ITALIA POTRA’ AVVENIRE SOLO SCORTICANDO LAVORATORI, PENSIONATI E PICCOLE E MEDIE IMPRESE? La riflessione di Ballarò

E’ impressionante l’amore e la solidarietà che ogni giorno vengono confermate dai leader politici al governo tecnico presieduto dal professore Monti; sono però sentimenti ipocriti perché ciascuno di loro sa bene che le misure introdotte, seppur necessarie, non riusciranno a fare uscire il Paese dallo stato d’immobilismo produttivo, né ad impedire che il debito pubblico continui a salire mese dopo mese, così come dimostrato dall’ultima relazione di Adusbef e Federconsumatori. Nell’ultimo anno infatti, è aumentato di 60 miliardi e la previsione è che a fine anno avremo un debito maggiore di 450 miliardi.
In un Paese normale nel quale la classe dirigente vuole davvero mostrare di essere credibile e seria, ancor prima di varare le manovre finanziarie che hanno impoverito l’Italia, si sarebbe dovuto mettere mano all’eliminazione dei tanti privilegi della casta,creare delle regole etiche che imponessero di smetterla con le ruberie che alla fine paghiamo sempre noi cittadini, eliminare tutti gli stipendi da nababbi e non solo dei politici, ma di tutte le migliaia di manager, consulenti(spesso riconducibili ai trombati della politica), assistiti e nullafacenti dell’immenso sottobosco politico che continuano a ricevere compensi non più sostenibili sia per la crisi ma soprattutto per l’inutilità dei loro profili.
Tutto ciò necessario ed improcrastinabile, non potrà mai essere varato né dal Governo Monti né da nessun altro Governo, poiché nessuna di queste sanguisughe è disposta a rinunciare a nulla di ciò che la fortuna e non certo il merito ha concesso loro e siccome qualunque Governo tecnico dovrebbe fare i conti con la maggioranza parlamentare espressa da questi signori, si troverebbe nella condizione di non poter più andare avanti.
Ma l’80% della popolazione è arrivata al capolinea e non può più né subire le ipocrisie di questi signori, né essere ulteriormente tartassata perché il fondo del barile è già raschiato. Sarebbe dunque auspicabile che prevalesse il buonsenso sulla demagogia e che nessuno pensasse che si può imbrogliare tutti per sempre.
Chi si ostina a pensare che l’italiano subirà sempre tutto, non ha certamente capito che la disperazione prima o poi produce l’imponderabile.

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