“C’era da aspettarselo, Peppe Calabrese “il giustizialista”, arriva puntuale con il suo comunicato-accusa, giusto 4 giorni prima dell’assemblea dei soci dell’Ato Ambiente di Ragusa, ove probabilmente, i Comuni iblei, decideranno di non transigere coi lavoratori (oggi ex), causando un danno erariale di oltre 2 milioni di euro alla comunità ragusana”. Esordisce cosi’ il Segretario Provinciale della Fesica-Confsal di Ragusa, Giorgio Iabichella, rispondendo agli attacchi di Peppe Calabrese del PD ragusano contro i 19 lavoratori dell’Ato Ambiente di Ragusa, senza lavoro da oltre 4 mesi.
“Difatti se i 19 co.co.pro non verranno riassunti ma verranno reintegrati tramite sentenza del tribunale del Lavoro, l’Ato Ambiente, e quindi i Comuni (alias noi cittadini) dovranno sborsare oltre 2 milioni di euro tra differenze retributive, contributi e spese legali. Questo e’ l’unico danno erariale che si puo’ prospettare.”
“Oggi Calabrese va’ a pescare una nota vicenda di un Consorzio per i rifiuti e l’energia di Palermo,-continua Iabichella – dimostrando, ancora una volta, la sua incompetenza, visto che l’Ato e’ una società di diritto privato (SpA) per cui ben diversa da un Ente pubblico qual’e’ il Coinres.”
“Faccio notare, inoltre, che la pianta organica dell’Ato Ambiente Ragusa richiederebbe ben 43 unità, mentre oggi ha solamente 2 dipendenti, tant’è che l’ATO oggi non riesce a garantire neanche i servizi essenziali.”
“Che la smetta Calabrese di annunciare, tramite comunicati stampa, ipotesi di reato o illeciti e vada dal Procuratore a raccontare tutto cio’ che conosce della vicenda, così, tanto per farci stare tranquilli tutti! O forse dobbiamo pensare che lo faccia per intimorire i soci dell’Ato o i membri del CDL o perfino gli stessi lavoratori?”
Anche noi lanciamo un appello ai sindaci soci affinche’ definiscano, una volta per tutte, questa vicenda. Attendiamo l’esito dell’Assemblea dei soci del 23 marzo, dopodiché daremo il via a delle iniziative eclatanti atte a tutelare il diritto di 19 ex lavoratori licenziati.