Aveva tentato di violentare l’ex moglie il giorno di Pasqua. Modica, condannato

Violenza sessuale nei confronti dell’ex moglie nel giorno di Pasqua. Era il 2007. La vicenda, approdata all’attenzione del Collegio Penale del Tribunale di Modica(Maggiore, presidente, Manenti e Chiavegatti, a latere)si è chiusa con la condanna per il cinquantenne Giuseppe S., modicano, a un anno e nove mesi di reclusione, al risarcimento danni in favore della donna da quantificarsi in separata sede e al pagamento di una provvisionale di cinquemila euro. Era accusato, appunto, di violenza sessuale e lesioni(per quest’ultimo reato è stato assolto)mentre la moglie, Maria V.R., era pure lei imputata per abbandono di minore, ma è stata scagionata con la formula “il fatto non sussiste. L’uomo era difeso dall’avvocato Piero Sabellini, la donna dall’avvocato Giovanni Iemmolo. In buona sostanza, i due si erano separati. Il giorno di Pasqua, subito dopo la manifestazione della “Madonna Vasa Vasa” si erano incontrati nei pressi di Via Marchesa Tedeschi. L’imputato aveva cercato di convincere l’ex moglie alla ricongiunzione ma lei non acconsentiva. I due, a un certo punto, avevano imboccato la Via Santa Maria, una stradina attigua all’omonima chiesa, e nei pressi di un vicoletto il cinquantenne aveva cominciato a palpeggiarla, a toccarle il seno fino ad arrivare alle parti più intime. La malcapitata aveva tentato di chiamare la polizia ma l’ex marito le aveva strappato di mano il telefonino gettandolo lontano. La fortuna fu che in quel momento transitò una coppia e la vittima ebbe l’attimo giusto per divincolarsi e fuggire. Si fece anche refertare in ospedale riportando un trauma rachide cervicale. Poi presentò querela alla polizia. Il processo era stato accorpato con un’altra vicenda che si sarebbe verificata una domenica in cui i figli della coppia potevano stare col padre. All’ora della riconsegna dei bambini, secondo la denuncia di Giuseppe S., questi a casa non trovarono la donna che pare fosse andata in gita con amici, senza avvisarlo. Come si diceva su questo aspetto la quarantenne è stata assolta anche per via della dichiarazione di uno dei figli secondo cui il padre sapeva dell’assenza della madre. Il pubblico ministero, Gaetano Scollo, aveva chiesto per l’uomo la condanna a nove mesi per le lesioni e l’assoluzione per insufficienza di prove per la violenza sessuale. Per lei l’assoluzione.

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