Modica, D’Antona: “Non restare indifferenti sulla conservazione e la tutela dei nostri centri storici”

Come ogni anno, in occasione della discussione per l’approvazione del bilancio della Regione Siciliana, si riapre la questione legata al rifinanziamento della Legge su Ibla, con il Governo Regionale che omette la previsione della copertura finanziaria della L.R. 61/81 e i Parlamentari della provincia costretti ad un impegno per la ricollocazione dei finanziamenti.
” Da questo punto di vista – dice il consigliere comunale di Modica, Vito D’Antona – ci associamo a quanti in tutti questi anni si sono battuti per dotare di risorse una legge frutto della intuizione dell’on.le Giorgio Chessari, che con la condivisione dei Parlamentari ragusani di allora, ha garantito in trent’anni la rivitalizzazione e il recupero di Ragusa Ibla e ci auguriamo che anche quest’anno si trovino le necessarie risorse finanziarie. E tuttavia ci sembra che i tempi siano maturi per ripensare all’utilizzo di importanti finanziamenti, rafforzando le legittime richieste della città di Ragusa, mediante l’estensione dei benefici previsti dalla Legge su Ibla anche ai comuni siciliani che sono stati riconosciuti patrimonio dell’Umanità dall’Unesco”.
A sostegno di questo obiettivo, secondo l’esponente di Sel, in questi ultimi anni si sono succedute diverse posizioni politiche ed istituzionali; in primo luogo il Consiglio Comunale di Modica, che all’unanimità a febbraio del 2010 approvava un Ordine del Giorno con il quale si invitava l’Amministrazione Comunale ad avviare con i Parlamentari regionali le opportune iniziative tese a verificare la fattibilità della estensione dei benefici della Legge su Ibla anche ai comuni patrimonio dell’Umanità.
“Inoltre – aggiunge – quasi tutti i Parlamentari della provincia, in tempi diversi si sono espressi favorevolmente fino ad assumere iniziative nella stessa direzione, come la presentazione di appositi disegni di legge.
Nessuno può rimanere indifferente al problema connesso alla conservazione e alla tutela dei nostri centri storici per i quali occorrono interventi che i comuni, con le ridotte risorse finanziarie a loro diposizione, non riescono più a garantire.
Proponiamo, pertanto, che il dibattito di questi giorni possa condurre ad un impegno straordinario ed urgente a favore dei comuni della Sicilia che hanno necessità di tutelare l’immenso patrimonio pubblico e privato; in tale direzione spetta ai Sindaci interessati ed ai Parlamentari raccordarsi e sostenere le necessarie azioni istituzionali”.

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