Autoporto Vittoria, la Cna: “Ci vuole scatto d’orgoglio. Questa città non può continuare ad essere descritta con questo marchio d’illegalità diffusa. Contribuiremo a vigilare”

“Ci preoccupa la nota diffusa dalla Prefettura di Ragusa che ha coordinato il gruppo interforze che, nei giorni scorsi, su richiesta avanzata dal centro operativo della Dia di Catania, ha effettuato attività ispettive presso il cantiere dell’autoporto di Vittoria per verificare eventuali tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata. La Cna si è spesa in prima persona per fare partire quest’infrastruttura sollecitando Comune, deputazione regionale e assessorati regionali vari. Leggere note di tal fatta e apprendere dalla stampa tali notizie, oltre a demoralizzarci, ci colpisce nel nostro orgoglio”. Inizia così il documento diffuso questa mattina dal presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, assieme al responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, sulla vicenda dell’autoporto e delle presunte infiltrazioni criminali. “Si tratta – continuano i due – di una struttura troppo importante e su di esso non possono e non devono gravare ombre. Vorremmo capire se il Comune ha protetto la realizzazione dell’opera con un protocollo di legalità antimafia. Sarebbe veramente grave se ciò non fosse stato fatto e vorremmo capire anche perché non è stato fatto. Vittoria, i suoi cittadini, le sue imprese sono al centro di una attenzione mediatica non indifferente. Giornali e televisioni parlano di questa terra non più per la sua capacità economica ma per la sua forza criminale. Ci viene il dubbio che non riusciamo più a pensarci in modo diverso da come veniamo descritti, da come veniamo guardati. Ci vuole uno scatto d’orgoglio vero, non possiamo rassegnarci a questo marchio. La Cna, nel ribadire totale fiducia nel gruppo interforze, precisa sin da ora che contribuirà a vigilare sulla realizzazione dell’opera e denuncerà eventuali anomalie. Questa città non può più continuare ad essere quella che viene descritta”.

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