Fondi consorzio universitario. Ragusa, Distefano scrive alla deputazione regionale

Alle battaglie di bottega bisogna anteporre gli interessi del territorio. Con questa premessa Gianni Distefano, del consiglio di amministrazione del Consorzio Universitario Ragusamì, scive alla deputazione regionale iblea riguardo i fondi dell’organismo di studi.
“Si assiste ogni anno – dice – alla diatriba tra deputati per attribuirsi il merito dell’assegnazione dei fondi per quel capitolo o per quell’altro che stanzia fondi per il nostro territorio come ad esempio per i fondi della legge su IBLA ma non solo.
Credo che non sia dignitoso da parte di rappresentanti del popolo scendere a questi livelli. Piuttosto i cittadini della nostra provincia si aspettano da loro compattezza e unità a favore di cause che portino benessere a tutto il territorio a prescindere che essi appartengano alla maggioranza o all’opposizione, senza fare caso che siano esponenti di partiti di destra, di sinistra o di centro.
Una causa mi permetto da semplice cittadino e da componente del consiglio di amministrazione del consorzio universitario di Ragusa di segnalare loro, forse in extremis visto che già domani all’Assemblea Regionale Siciliana potrebbe approvarsi la finanziaria 2012, quella di fare quadrato per difendere lo stanziamento a favore dei consorzi universitari siciliani magari aumentandolo e di verificare che i criteri di riparto di tale fondo siano stabiliti in modo oggettivo, visto che in passato il riparto ha penalizzato la provincia di Ragusa rispetto ad altri territori (vedi Trapani ed Agrigento) che avevano in più del nostro, solo un drappello di deputati più numeroso e magari, con il dovuto rispetto, più organizzato e compatto quando si parla di far affluire risorse al loro territorio.
La sopravvivenza dell’Università a Ragusa sulla cui importanza non è il caso di soffermarsi più di tanto per quello che ha rappresentato sia per i tanti giovani che hanno avuto l’opportunità di laurearsi senza necessariamente “espatriare”, sia per il movimento che l’insediamento universitario ha rappresentato per il territorio ed è un classico esempio di come non sia affatto vero che i soldi stanziati per la cultura siano soldi che non possiamo permetterci”.
I fondi stanziati per l’Università a Ragusa sono investimenti per il presente e per il futuro del nostro territorio sono fondi che moltiplicano il benessere non sono fondi di tipo assistenziale come purtroppo la maggior parte degli “appostamenti” nel bilancio regionale.
Tutto questo potrà ancora perpetuarsi se solo i nostri rappresentanti all’ARS vorranno, alle parole, far seguire i fatti e decidere di essere uniti sotto la bandiera della provincia di Ragusa senza guardare per un attimo al logo della loro appartenenza politica.

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