Uccise la moglie a colpi di pietra. Modica, in aprile l’appello per Orazio Toscano

Il difensore dell’uxoricida Orazio Toscano, 41 anni, l’avvocato Saverio La Grua, ricorre in appello perchè al suo assistito il Gup del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, non ha concesso, al momento della sentenza, alcuna attenuante generica, nonostante l’uomo fosse seguito da uno specialista. Il processo sarà nuovamente discusso, in secondo grado, il prossimo 24 aprile, a Catania. Toscano, che si trova ancora rinchiuso nel carcere di Piazza Gesù, uccise la moglie, Maria Concita Russo, 36 anni, prima strangolandola e poi colpendola alla testa con dei massi. Lo scorso mese di giugno era stato condannato a sedici anni di reclusione. In quella sede era venuta meno l’aggravante della premeditazione del delitto ma erano state confermate la crudeltà ed il rapporto coniugale. Il processo si era celebrato col giudizio abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica, motivo per cui si era svolto a Modica anziché davanti alla Corte d’Assise di Siracusa. Il pubblico ministero, Alessia La Placa, aveva chiesto venti anni di carcere. Toscano uccise la moglie nella tarda serata del 16 marzo 2010 in Via Mantegna Itria. Gli avvocati Iwan Pediliglieri e Salvatore Citrella, avevano patrocinano i figli e i parenti della vittima, quali parti civili e, dunque, presenzieranno anche all’udienza d’Appello. Il Gup aveva condannato l’imputato anche al risarcimento danni di duecentomila euro per ogni figlio, altrettanto per la madre e ottantamila euro per ognuno dei nove fratelli della vittima.

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