Convegno pro-Tribunale. Modica può superare i paletti imposti dalla legge di revisione. Efficienza ed economicità su tutti

Efficienza ed economicità, strutture all’avanguardia e viabilità baricentrica per le raggiungere le aree metropolitane della Sicilia, sistema a rete moderno e innovativo, tra i primi d’Italia. Una Cittadella della Giustizia capace di mettere insieme, superandole, tutte le regole dettate con legge dello Stato per evitare la soppressione del Tribunale di Modica.
Questa è la materia forte per l’esame per la sopravvivenza del presidio giudiziario modicano che assieme ad altri otto della Sicilia rischia la scomparsa se non saprà intercettare, inglobandolo all’interno della circoscrizione attuale, i territori limitrofi di Avola, Noto, Pachino, Rosolini e Portopalo.
Questo è il senso della conferenza stampa tenutasi stamani a Palazzo San Domenico per presentare la tavola rotonda programmata per sabato 31 marzo alle ore 10.00 al Teatro Garibaldi con il tema: “ La Giustizia in Sicilia. Ridefinizione della geografia giudiziaria”.
Presenti il Sindaco, Buscema, il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Modica, Ignazio Galfo, il Presidente del Consiglio comunale, Carmelo Scarso e l’on. Antonio Borrometi.
Sabato attorno al tavolo, moderato dall’avv. Salvatore Campanella, si ritroveranno il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, il Presidente dell’ARS, Francesco Cascio, il sottosegretario di Stato prof. Salvatore Mazzamuto e l’on. Avv. Antonio Borrometi, primo firmatario del ddl sull’allargamento della circoscrizione giudiziaria del Tribunale di Modica. Prima del confronto i saluti di rito del Sindaco Buscema, del Presidente del tribunale, Tamburini e dell’avv. Gennaro delegato OUA a cui seguiranno gli interventi dell’avv. Ignazio Galfo Presidente dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Modica e dell’avv. Carmelo Scarso, Presidente del Consiglio comunale di Modica.
Alcune argomentazioni che anticiperanno i temi dell’appuntamento di sabato prossimo sono stati esplicitati.
Sulla efficienza dei servizi e sul numero degli affari trattati ci saranno positive novità come annunciato dall’avv. Galfo che illustrerà con numeri il volume delle trattazioni del Tribunale di Modica; il fatto che la legge 148 del 2011 nel suo articolato non ha riferimento alcuno alla soppressione dei tribunali nelle sede non capoluoghi di provincia e che è necessario dunque difendere le città e i territori soprattutto quelli che presentano i requisiti per garantire un presidio giudiziario che Modica possiede tutti, come ha dichiarato l’on. Antonio Borrometi.
Poi sull’applicazione della riorganizzazione dell’apparato giudiziario, come sostiene il Presidente Scarso,non può concretizzarsi in fatti teorici, ma bisogna tenere conto dei territori: il nord non è il sud con la sua criminalità organizzata. La revisione deve ancorarsi ad esigenze reali del territorio e questo vale per la Sicilia e vale per Modica dove proprio al presenza di un secolare presidio giudiziario è stato garanzia di sicurezza e ordine pubblico al di là della pacifica indole di chi ci vive.
Poi ci sono tutte le condizioni di spazio ( il rapporto spazio / dipendente nella nuovissima sede del Tribunale di Modica vale – un dipendente ogni 36 m2 rispetto allo standard 1/12 m2) tre volte quello europeo. E poi Modica è in condizione di offrire una Cittadella della Giustizia abbinando la efficientissima sede del Tribunale di Modica con il Palazzo Azasi e il modernissimo centro sociale e il tutto corredato da un parcheggio capace di 450 autovetture. Ciò da anche la differenza con quello che potrebbe accadere a Ragusa se si decidesse di annettere il Tribunale di Modica a quello di Ragusa che non avrebbe spazi, tutto a svantaggio della economicità dei costi,per ospitare tutti i presidi giudiziari (Ragusa,Modica e la sede staccata di Vittoria).
Il Sindaco, infine, ha sostenuto che al d là del prestigio di un Tribunale con 675 anni di storia e un contesto socio culturale di primissimo piano, la struttura e la circoscrizione è in grado di sostenere il rigoroso esame imposto dalla legge delega in termini di efficienza, funzionali, innovazione, modernità ed economicità dei servizi resi nel contesto di un’affinità geografica con i territori di quei comuni che dovrebbero allargare i confini della giurisdizione. Quello di sabato dunque non è, secondo il Sindaco, un momento di protesta ma di proposta per fare valere le giuste ragioni di quanti da mesi si battono per la salvaguardia del Tribunale di Modica.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa