Elezioni, elettori, voti, candidati. Ragusa, l’analisi di Francesco Raniolo

Per chi votano gli elettori?, come votano gli elettori?, come vengono scelti i candidati?, dove votano gli elettori?, come si trasformano i voti in seggi?. Questi i cinque punti basilari per una Riforma elettorale, di cui stanno discutendo i nostri politici .
Francesco Raniolo, professore dell’Unical- Università della Calabria-, in una lucidissima relazione , ha illustrato , all’incontro dell’Osservatorio Interpartitico pari opportunità, che si è svolto a Ragusa, le varie riforme che si sono succedute da diciotto anni in Italia. L’incontro “legge elettorale : quali prospettive?”non è stato , come molti hanno pensato, un momento solo al femminile, sulla doppia preferenza, uomo donna, o un riferimento all’articolo 3, 117 e 51 della Costituzione, di cui Giovanna Maiorana, Università di Catania, ha parlato, mettendo in evidenza le Regioni che applicano queste norme, Val D’Aosta e Campania, ma anche un momento di riflessione più generale sulla riforma nazionale e regionale.
Insomma l’Osservatorio Interpartitico, di cui fanno parte Udc, Pd, Pid, Grande Sud, Idv, Associazione Territorio, Pdl, ha voluto mettere in atto la politica dei contenuti e la qualità della politica e dei politici, che forse sono la piaga dei partiti, che prestano poca attenzione a questa, rivolti più ,a volte, alle cariche, alla forma e non ai contenuti. Sono questi che coinvolgono la società civile, ed anche i giovani.
Inoltre, un discorso è stato fatto per quanto riguarda la qualità dei politici, che senza voler offendere nessuno, scarseggia sempre più: pensiamo alla scelta dei partiti che privilegiano un candidato spesse volte non in base alle competenze, e la gente è stanca di subire le scelte altrui. Dal dibattito è emerso la necessità e la richiesta della democrazia diretta e partecipata. Su questo punto tutti sono stati d’accordo.
Altro punto affrontato è stata la governabilità del Paese, non assicurata dalla Legge Porcellum, quella in vigore dal 2005, e la presenza delle due Camere, Camera e Senato, che rallentano il cursus delle leggi. Il Senato sarebbe dovuto essere un riferimento delle Regioni, ed in effetti è una fotocopia della Camera: che soluzione trovare? Forse una Riforma sarebbe necessaria.
Tanti i quesiti e le riflessioni, che senz’altro non si sono esaurite nelle tre ore di incontro, ma che necessiterebbero di maggiore visibilità e partecipazione: sarebbe interessante poter essere argomenti di trasmissioni televisive o cartacee, invece di sopportare quotidianamente programmi che non fanno pensare, ma somministrano futilità .

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