Modica, I Forconi messi alle porte dal consiglio dell’Ars. . “I deputati ci hanno isolato, ci hanno trattato come gli appestati”

I Forconi come gli appestati.” Si potrebbe riassumere così la conferenza stampa tenutasi ieri mattina a Modica, alla presenza del Leader regionale dei Forconi, Mariano Ferro, del Responsabile provinciale, Aldo Bertolone e di quello cittadino, Piero Bellaera(nella foto i tre)
“Eravamo stati invitati ieri pomeriggio, da alcuni Parlamentari regionali, ad assistere ai lavori d’Aula. – afferma Mariano Ferro – Appena si è diffusa la notizia che c’eravamo noi, che c’erano i Forconi, siamo stati banditi dall’entrare nelle chiuse stanze del Palazzo; hanno chiuso, persino, il varco d’accesso per i semplici turisti, ci hanno letteralmente sbattuto le porte in faccia.
Oggi ci chiediamo, – continua Ferro – come potremmo mai partecipare al “Tavolo di emergenza Sicilia” (così era stato definito) a cui eravamo stati invitati, la settimana scorsa, dal Presidente dell’Assemblea, Cascio. Comunque non ci fermeremo qui, il problema più grosso per i siciliani, oltre al Governatore Lombardo, sono tutti i novanta Deputati.
Il Presidente Lombardo ci aveva già detto che non ci saremmo più incontrati, in quanto ci reputa una forza politica antagonista, quindi ci teme. I Deputati regionali, ci avevano promesso, di presentare un emendamento unico e farlo approvare in Finanziaria sulla questione della Serit e, invece, ne hanno presentati una moltitudine, ognuno a firma di un singolo Deputato, non riuscendo neanche a mettersi d’accordo fra loro; ciò vuol dire che, ancora una volta, i cittadini Siciliani saranno presi in giro e non otterranno niente.
I finanziamenti – ancora Ferro – per gli amici e gli amici degli amici ci sono, ma non c’è niente per le imprese che sono già ridotte in ginocchio e che presto saranno costrette a chiudere.
Loro pensano che rinchiudendosi nel Palazzo e sbattendoci fuori, riusciranno a metterci ai margini ed a farci scomparire, noi invece vediamo soltanto due strade: la prima è la lotta, quella che stiamo già attuando e che incrementeremo, la seconda sono le immediate elezioni, cioè che tutto il Parlamento Siciliano vada a casa, per manifesta incompetenza.
Noi non ci faremo intimidire – conclude Ferro -, ancora una volta promettiamo, sin da domani, delle importantissime ed eclatanti iniziative. Siamo stati noi che abbiamo cercato di tenere calmo il popolo esausto, invece questa volta saremo noi a spingerli contro questa inutile classe dirigente. Sappiamo che le nostre proteste potrebbero sfociare, addirittura, in alcuni arresti ma non abbiamo paura, se arresteranno noi, dovranno arrestare tutto il popolo siciliano”.

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