DOPO LA PIENA DEL DIRILLO, A RISCHIO L’AVVIO DELLA STAGIONE IRRIGUA IL CONSORZIO DI BONIFICA DI RAGUSA CHIEDE FINANZIAMENTI URGENTI IL DIRETTORE COSENTINI CONVOCA LE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE PER RAPPRESENTARE LA GRAVE SITUAZIONE. L’INCONTRO IL 4 APRILE

La perturbazione ciclonica, con raffiche di vento superiori ai 100 km/h e precipitazioni temporalesche superiori ai 100 mm nelle 24 ore, che ha investito la Sicilia sud-orientale nei giorni 10-11 marzo, ha causato, a valle della diga di Ragoleto, in territorio di Licodia Eubea, una rovinosa piena del fiume Dirillo, con forte erosione dell’alveo e delle sponde e diversioni del corso del fiume con tracimazioni, rotture degli argini ed allagamenti di estese porzioni di terreni coltivati. E’ questa una parte del contenuto della relazione che il direttore generale del Consorzio di bonifica provinciale n.8, Giovanni Cosentini, ha inviato all’assessorato regionale alle Risorse agricole, rappresentando l’esigenza dell’immediata autorizzazione e finanziamento di una perizia di lavori urgenti dell’importo di duecentomila euro, da eseguirsi in economia, finalizzata al ripristino della funzionalità di tratti danneggiati di condotta principale e secondaria. Senza ciò non è in alcun modo possibile assicurare il regolare avvio della stagione irrigua, di solito previsto per i primi di giugno. Per rappresentare la gravità della situazione e attivare strategie operative che in qualche modo possano attenuare i gravi disagi esistenti, il direttore Cosentini ha convocato d’urgenza, per mercoledì 4 aprile, a partire dalle 9, nella sede del Consorzio, in via Stesicoro a Ragusa, una riunione con i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole. “Gli interventi di ripristino – spiega Cosentini – non possono eseguirsi senza correlati e puntuali azioni sulle sponde del fiume e in alveo. Ecco perché abbiamo richiesto un indispensabile ed urgente sopralluogo con i tecnici dell’ufficio del Genio civile per consentire al Consorzio l’esecuzione degli interventi urgenti mu nito delle necessarie direttive ed autorizzazioni. E’ chiaro che se la situazione non si sbloccherà in tempi più che rapidi, essendo a rischio l’avvio della stagione irrigua, si determinerebbero ulteriori danni all’economia agricola dell’intero versante occidentale della provincia di Ragusa”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa