Uscire dal precariato nel rispetto dei diritti. La CGIL Ragusa si interroga in un dibattito

Una folta e attenta platea di giovani precari, disoccupati, studenti prossimi al conseguimento del titolo di studio ha fatto da cornice attiva all’ incontro dibattito promosso dalla Camera del Lavoro della città di Ragusa e dal Dipartimento Politiche Giovanili della CGIL svoltosi in un noto locale cittadino.
Il tema della discussione di stringente attualità – come ha sottolineato Nicola Colombo, moderatore dell’incontro – ha saputo intrecciare i temi della precarizzazione prodotta dalla crisi con i provvedimenti che il Governo nazionale intenderebbe porre in essere sul mercato del lavoro.
Le relazioni introduttive tenute da Francesco Pisana, coordinatore provinciale del Dipartimento, e Nanni Frasca hanno sintetizzato il lavoro svolto dal Dipartimento in merito alla raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare all’ARS contro i cosiddetti stages truffa ed espresso giudizi di merito nei singoli aspetti della proposta Fornero.
“ Ci sono aspetti importanti nel provvedimento – ha riconosciuto Pisana – che vanno nella direzione auspicata, ma sono altrettanto presenti proposte che non ci convincono come ad esempio la messa in discussione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori oppure il mantenimento delle troppe tipologie contrattuali che ancora si mantengono”.
Nanni Frasca ha inteso porre al centro dell’attenzione le potenzialità purtroppo vanificate o sminuite di cui sono portatori i giovani, permanendo “ condizioni di incertezza lavorativa, disoccupazione, sfruttamento spacciato come flessibilità in entrata e in uscita dal mercato del lavoro, smantellamento dell’Università pubblica”, auspicando una nuova stagione di iniziative con protagonisti il Sindacato e le nuove generazioni.
Dopo un articolato e stimolante dibattito, Andrea Gattuso ( responsabile del Dipartimento Politiche Giovanili della CGIL siciliana ) e Giovanni Avola ( segretario generale della CGIL di Ragusa ) hanno svolto gli interventi conclusivi.
Il primo ha insistito sul fatto che “ i provvedimenti del Governo non sono i provvedimenti che i giovani si aspettavano “, chiamando alla vigilanza attiva i giovani e il Sindacato a proposito del “ Piano” promesso dal Ministro Barca che dovrebbe prevedere la spesa di 500 milioni per politiche incentivanti i giovani disoccupati e sottoccupati siciliani.
Giovanni Avola, nel ribadire che il Dipartimento Politiche Giovanili rappresenta una costante dell’iniziativa della CGIL nel territorio, si è soffermato sulle modalità di mobilitazione messe in campo dalla CGIL per la sostanziale modifica dei provvedimenti annunciati dal Governo.
“ Non solo difesa dell’articolo 18 – ha sottolineato il dirigente sindacale – ma anche provvedimenti finalizzati alla crescita e all’occupazione, agli ammortizzatori sociali e a sostegno al reddito dei ceti sociali più colpiti dalla crisi, sono necessari che si conquistino con l’iniziativa unitaria del movimento sindacale”.
“ Non è un caso, ha concluso, che la CGIL abbia proclamato entro maggio uno sciopero generale di 16 ore – fatto mai accaduto negli ultimi decenni – di cui 8 per assemblee e incontri nei posti di lavoro e nei luoghi di incontro dei cittadini e 8 di manifestazioni a livello territoriale. In questo contesto la grande manifestazione di CGIL, CISL, UIL del 13 aprile a Roma coinvolgente pensionati, “esodati” e pensionandi rappresenta la prima tappa di una lotta che si preannuncia dura e di lunga durata”.

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