LA PIENA DEL FIUME DIRILLO, VERTICE QUESTA MATTINA AL CONSORZIO DI BONIFICA PER INDIVIDUARE LE SOLUZIONI PIU’ OPPORTUNE PER SCONGIURARE IL RISCHIO DI NON FARE AVVIARE LA STAGIONE IRRIGUA

Una richiesta congiunta al prefetto di Ragusa per rappresentare la gravità della situazione. E, nel contempo, affrettare le sollecitazioni nei confronti della Regione Sicilia, dell’assessorato alle Risorse agricole in particolare, per sbloccare i fondi richiesti, circa duecentomila euro, per il ripristino della funzionalità di tratti danneggiati di condotta principale e secondaria. E, ancora, richiedere il coinvolgimento dei Comuni di Comiso, Acate e Vittoria, quelli maggiormente colpiti, per garantire la creazione di un fronte compatto in grado di esercitare le dovute pressioni nei confronti degli enti competenti. Sono queste le risultanze dell’incontro tenutosi questa mattina a Ragusa nella sede del Consorzio di bonifica provinciale n.8 sui danni causati, a valle della diga di Ragoleto, dalla rovinosa piena del fiume Dirillo e sul rischio di non potere avviare la stagione irrigua, nell’area in questione, già nelle prossime settimane. Il vertice, convocato dal direttore generale Giovanni Cosentini, ha visto la presenza del vice commissario straordinario del Consorzio, Angelo Segreto, del capo settore manutenzioni dell’ente consortile, Donatella Licitra, del direttore Cia, Massimo Salinitro, del direttore Confagricoltura, Giovanni Scucces, e del segretario provinciale Fai Cisl Giovanni Fracanzino. E’ stato ricordato che la perturbazione ciclonica, con raffiche di vento superiori ai cento chilometri orari e precipitazioni temporalesche superiori ai 100 mm nelle 24 ore che ha investito la Sicilia sud-orientale nei giorni 10 e 11 marzo, ha determinato la forte erosione dell’alveo e diversioni del corso del fiume con tracimazione, rotture degli argini e allagamenti di estese porzioni di terreni coltivati. “Ma sono stati completamente rovinati – ha spiegato Cosentini – le canalizzazioni della condotta principale e secondaria. Le verifiche effettuate nei giorni scorsi ci hanno fatto comprendere come la situazione sia estremamente grave. E per questo motivo abbiamo coinvolto le organizzazioni professionali agricole e i sindacati di categoria per metterli in guardia rispetto alla paventata possibilità di non dare il via alla stagione irrigua nella zona del Dirillo nei tempi previsti, di solito ad inizio giugno. Da questo momento in poi sarà una corsa contro il tempo per cercare di salvare il salvabile e, soprattutto, per garantire un futuro a questo ampio versante dell’economia locale. Con interventi urgenti potremmo cercare di sopperire alle esigenze immediate. Ma gli stessi sono subordinati all’invio delle some richieste da parte della Regione”.

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