Tribunale di Modica. “Scontro intestino” sulla possibile soppressione

Sta accadendo ciò che non doveva accadere sulla vicenda del Tribunale. Lo scontro intestino. Il sindaco, Antonello Buscema, ha ritenuto quella del parlamentare Nino Minardo un’uscita “autonoma” considerare “non possibile e non percorribile” la proposta portata all’attenzione del Sottosegretario alla Giustizia, Salvatore Mazzamuto, presente sabato scorso a Modica in rappresentanza del Governo nazionale alla tavola rotonda tenutasi al teatro Garibaldi. “Minardo – dice il sindaco – ha preferito sottoporre u’ipotesi diversa, accontentandosi di ripiegare su una soluzione che noi abbiamo considerato e consideriamo accettabile solo in seconda battuta(il nuovo distretto giudiziario Ragusa-Modica, ndr) solo dopo aver fatto ogni tentativo e ogni sforzo possibile per perorare la fattibilità di un progetto validissimo sotto il profilo tecnico ed economico, perfettamente coerente con le linee guida della legge delega sul riordino degli uffici giudiziari. Contrariamente a quello che Minardo sostiene, Mazzamuto ci ha detto chiaramente che, pur tenendo presente l’insufficienza dei parametri del nostro Tribunale, ci sono ancora i margini perché le Commissioni valutino la nostra proposta e a tale scopo ci ha invitato a impegnare i Consigli comunali del comprensorio a esprimersi chiaramente per l’ampliamento della circoscrizione”. Nino Minardo reagisce e svela quello che definisce “il segreto di pulcinella”: “Mai le strutture giudiziarie del versante siracusano – dice – hanno espresso apprezzamento per la proposta di adesione al circondario di Modica. L’alternativa, per essere chiari, è lavorare per mantenere la sezione civile a Modica o perdere tutto; senza alternative o scorciatoie, escluse anche dal Sottosegretario che ho personalmente risentito oggi e che mi ha confermato la posizione del Governo anche dopo la visita a Modica”. C’è, infine, la posizione del presidente del consiglio comunale, Carmelo Scarso: “L’onorevole Minardo non può non sapere di avere sposato una soluzione oggi vagheggiata, per mera e transeunte convenienza logistica, da parte di alcuni della magistratura nostrana. Ancora una volta si prepara la svendita della Città di Modica per i classici trenta volgarissimi denari”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa