Polemica unitaria sul project financing del cimitero di Modica

Le recenti dichiarazioni degli Amministratori del Comune di Modica in merito al project financing sull’ampliamento del cimitero di Modica confermano la volontà con la quale si vuole proseguire su una strada che ha fatto registrare diverse perplessità e contrarietà.
A distanza di circa un anno e mezzo dall’avvio del dibattito sulla scelta di riprendere il project financing siamo ancora lontani dalla conclusione della procedura, visto che deve essere svolta la gara per l’affidamento dell’appalto.
“Riteniamo, nel merito – dicono in una nota congiunta Federazione della Sinistra, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà e Popolari per la Sicilia – profondamente sbagliato privatizzare un servizio così delicato e sensibile per circa trent’anni, che, al pari della fornitura dell’acqua, andrebbe viceversa tutelato e gestito dall’ente pubblico e non dai privati.
Non si può sottacere il fatto che vi è la matematica certezza che il perseguimento, seppure legittimo, dell’utile d’impresa condurrà inevitabilmente ad un incremento dei costi dei loculi e delle aree per le edicole a tutto danno dei cittadini.
L’inevitabile monopolio dei servizi cimiteriali, inoltre, restringerà le occasioni di lavoro per tante piccole e medie imprese che dovranno fare i conti con un gestore privato dell’intero cimitero, sia la parte nuova che quella storica.
Dovrebbe fare riflettere la circostanza che nessun comune della provincia di Ragusa ha fatto ricorso alla privatizzazione del cimitero, mentre è norma che siano gli enti locali a garantire i servizi cimiteriali ai propri cittadini. Per quanto riguarda l’emergenza loculi, ribadiamo la proposta avanzata da tempo di fare costituire un vero e proprio “fondo di rotazione”, il quale può essere alimentato dai versamenti dei cittadini in graduatoria per i loculi e da quelli che faranno richiesta di aree ed utilizzato per la realizzazione dei loculi e l’urbanizzazione delle aree. Ancora una volta, facciamo appello al Sindaco e alla Giunta, affinchè ripensino alla scelta fino ad ora effettuata e valutino la possibilità di invertire il percorso per il mantenimento del servizio pubblico”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa