Modica, la pioggia ha smesso poco prima della “vasata” tra la Madonna e il Cristo Risorto.

È stata in tono dimesso l’edizione del 2012 della “Madonna Vasa Vasa”, in memoria del Vicesindaco Paolo Garofalo, che è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e di tutta la cittadinanza, venerdì notte.
Domenica mattina i modicani si sono svegliati con un solo pensiero in testa: “il miracolo della Madonna è avvenuto?”. Già perché è accaduto pochissime volte, nella storia ultracentenaria della manifestazione sacra, che sia piovuto. Fino alle 11, invece, era un acquazzone a fare da padrone sulla città, così da mettere in discussione lo svolgimento stesso della festa. All’improvviso, però, un forte vento ha spazzato il cielo dalle nubi, i simulacri della Madonna a lutto e del Cristo Risorto, sono usciti e si sono avviati, in una disperata ricerca vicendevole, fra le strade del centro cittadino di Modica bassa.
Alle dodici, puntuale come ogni anno, la Madonna che sale da Corso Umberto, scorge il suo figlio Risorto, giungere ai piedi del Palazzo di Città. Così, in un miracolo che si ripete ogni Santa Pasqua, lascia volare il drappo luttuoso in cui è avvolta e libera le colombe da sotto il mantello, facendo spazio al suo immacolato manto azzurro (nuovo per l’occasione, in quanto donato da un importante atelier modicano) e si avvicina, fra due immense ali di folla, al Cristo. Quest’anno è sicuramente questo il momento più toccante, poiché dopo il bacio fra Madre e Figlio e la classica benedizione alla folla esultante che scoppia in un applauso fragoroso, i due simulacri rivolgono il proprio sguardo al Palazzo di Città, per onorare e ricordare un grande fedele di questa festa, per l’appunto il Vicesindaco Paolo Garofalo, osservando così un minuto di silenzio, rotto solo dagli applausi della gente che lo omaggia.
Per il resto tutto è andato secondo tradizione, con la Vergine Maria ed il Cristo Risorto che si avviano verso San Pietro per il secondo bacio, fino a far ritorno sul sagrato di Santa Maria di Betlem, dove, prima di far rientro per dare appuntamento alla prossima Pasqua, un ultimo bacio segna, con tono meraviglioso, i suoni della Pasqua modicana.

foto giovanni antoci

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