L’OSSERVAZIONE DAL BASSO……… DI DIRETTORE. ELEZIONI AMMINISTRATIVE IN PROVINCIA DI RAGUSA: UN ESERCITO DI CANDIDATI, MA CON QUALE COSCIENZA CIVICA?

Fra meno di un mese si va al voto in diverse città della Provincia di Ragusa: Scicli, Pozzallo, Santacroce Camerina, Chiaramonte, Monterosso e Giarratana. Sorge una domanda: con quale coscienza civica candidati e cittadini elettori vanno alle urne? E ancora: c’è differenza tra un voto dato alla destra, al centro o alla sinistra? E i cattolici guardano a destra, a sinistra o al centro? Queste domande ne presuppongono una di base: cosa è ed esiste ancora l’ideologia? La risposta la prendo da un grande filosofo di sinistra, Noberto Bobbio,il quale afferma che l’ideologia è “un sistema di credenze e di valori che viene utilizzato nella lotta politica per influire sul comportamento delle masse, per orientarle in una direzione piuttosto che in un’altra, per ottenere il consenso, e infine per fondare la legittimità del potere”. Dunque in ogni ideologia sono racchiusi quattro elementi: le credenze e i valori, l’influenza sulle masse, la ricerca del consenso, il potere.
E questo, in fondo, è quello che stanno facendo tutti i candidati sindaci e consiglieri alle elezioni amministrative: parlano di onestà e lealtà nella politica, di bene comune, di giustizia, di progetti per le città, al fine influenzare i cittadini, avere il consenso e assumere il potere.
Ma a livello locale, io credo invece che di questi quattro elementi, ma posso anche sbagliarmi, il cittadino non tenga in conto nulla. Egli si comporta, grosso modo, così: è spietato contro i favori , e poi va a cercarli; urla perché vuole una politica pulita, onesta, per il bene comune e poi chiede il posto di lavoro per sé e i propri familiari. Quando qualcuno gli chiede il voto, dice sì a tutti; qualora poi è costretto a doversi spiegare, afferma: mi dispiace,sì lo so che sei una persona perbene, onesta , ma, sai, non posso darti il voto perché c’è mio nipote, mio zio, mio cugino, un amico, perché mi hanno segnalato una persona, non posso dire di no, debbo farle una cortesia, e, poi, debbo ricambiarle un favore..etc. etc.. Ecco, se la coscienza civica ragiona così, non è più possibile che la politica sia il luogo del confronto di idee, idealità e progetti tra candidati ed elettori, ma si riduce penosamente al luogo di marketing, del falso e della menzogna, non della verità: nessuno sfugge più a questa regola, e anche quando uno dovesse tentare di agire con verità e trasparenza non verrà mai creduto. Questo spiega, altresì, il perché la politica sia divenuto il luogo della delegittimazione obbligatoria e ostinata dell’avversario: chi non riesce a vincere con la forza delle idee, cerca di trovare altre strade, tra le quali quella più comune è la calunnia, ricorre alla legge del taglione,dei due pesi e delle due misure, della faziosità, dell’insulto, dell’offesa e chi più ne ha più ne metta. Dunque, stando così le cose, destra, centro e sinistra sono soltanto nomenclature, scatole vuote, E difatti se in città come quelle in cui si vota in provincia di Ragusa, c’è necessità di fare un piano del traffico, un parco per bambini, un centro sociale per anziani, un piano regolatore, un risanamento del debito, degli impianti sportivi,etc.., non è un problema di destra o di sinistra, poiché si tratta di servizi necessari per i cittadini; tutt’al più possono cambiare, tra destra e sinistra, le modalità per realizzare ciò, le priorità di scelta, ma sostanzialmente l’ideologia ha un valore inesistente o se vogliamo marginale. Ai cittadini interessa che questi servizi si realizzino. Sulle “cose da fare” dunque, se oggettive e rettamente fatte, non c’è destra, né centro né sinistra, e chi dopo le elezioni avrà il consenso deve farle, mentre chi andrà all’opposizione deve controllare se vengono fatte bene e nell’interesse dei cittadini evitando demagogie e strumentalizzazioni.
La differenza tra destra e sinistra nasce solo nel momento in cui entrano in campo quelle che Bobbio chiama “credenze e valori”. Se nelle nostre città destra, centro e sinistra discutessero anche di valori come la famiglia fondata sul matrimonio, l’immigrazione e la sicurezza, il libero mercato, la solidarietà, la privatizzazione, il testamento biologico, allora emergerebbero in modo netto le differenze tra destra, centro e sinistra perché la visione dell’uomo che queste ideologie hanno, nel senso bobbiano, poggia su filosofie di pensiero molto diverse. Io credo che se il voto diventasse un gesto di coscienza civica autonoma e responsabile, forse qualcosa potrebbe veramente cambiare. E’ quanto si spera!

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