Non si fanno le pulizie. Modica, martedì potrebbe chiudere al “Maggiore” la Dialisi

Martedì chiuderà la Divisione di Dialisi dell’Ospedale Maggiore. Il motivo? La mancanza di pulizie. Il paradosso, insomma, visto che una struttura all’avanguardia, con personale, macchinari e attrezzature di una certa qualità non riesce a garantire un servizio elementare come quello delle pulizie. L’Asp continua a latitare senza trovare una soluzione definitiva. Il reparto, diretto dal dottore Salvatore Musso, ubicato nella nuova ala del nosocomio, è ai limiti della tollerabilità e decide di chiudere. L’utenza è in allarme. Il dilemma si pone: come mai a Ragusa è stata incaricata una società privata e negli altri ospedali ci si trova in tali situazioni? Da una settimana i sindacati si riuniscono per trovare un modo che poi sarebbe quello di aumentare il part time a full time. Gli ausiliari espletano diversi servizi, dall’accompagnamento degli ammalati, alla consegna dei referti medici al vitto. La pulizia delle unità operative non è possibile espletarla pienamente ma si va, dallo scorso mese di dicembre, con la sola “ordinaria amministrazione”. La possibilità è quella di estendere il servizio di pulizie alla ditta esterna che ha un contratto con l’Asp. I primari del “Maggiore” hanno scritto una lettera al direttore generale, Ettore Gilotta, sottolineando di non essere nelle condizioni di concedere le ferie al personale ausiliario e che risultano turni scoperti. Al “Busacca” di Scicli la situazione è, addirittura, peggiore. Tutto ciò mentre gli ausiliari protestano davanti alla sede dell’Asp per riavere il lavoro. Una cinquantina di pazienti che usufruiscono della Dialisi a Modica rischiano di doversi rivolgere ad altre sedi per il loro piano terapeutico. “Sono scioccato – denuncia un paziente, Vincenzo Giannone – nel sapere che martedì il reparto sarà chiuso perchè sporco. E’ assurdo. Io sono ancora un soggetto autonomo ma si pensi a chi ha grossi problemi per spostarsi già per raggiungere l’Ospedale Maggiore, quali difficoltà dovrà affrontare per raggiungere, eventualmente, altre sedi”. (

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