AEROPORTO DI COMISO, ON. DIGIACOMO TORNA A SCRIVERE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MONTI E CONFERMA LO SCIOPERO DELLA FAME DEL 27 APRILE

L’on. Pippo Digiacomo torna a scrivere al presidente del Consiglio Mario Monti per manifestare la propria delusione relativamente alla mancata risposta alla lettera con la quale alcune settimane fa veniva sollecitata la firma al decreto interministeriale e una data certa per l’apertura dell’aeroporto di Comiso. “Mi sarei aspettato – scrive il parlamentare del Pd nella missiva – un riscontro tempestivo giacché, secondo me, l’Italia cresce anche aprendo nuovi aeroporto, soprattutto al Sud e soprattutto se completati e privatizzati, e che però sembrano subire “vessazioni” da parte del Governo anziché aiuti: vedi l’atteggiamento dell’Enav che, pur presente durante la stipula dell’Accordo di Programma-Quadro e nella Conferenza dei Servizi che sancì la costruzione dell’aeroporto di Comiso (insieme a tutte le altre amministrazioni dello Stato interessate, adesso nega l’erogazione dei servizi di assistenza al volo se non dietro un congruo, esoso eccessivamente esoso contributo da parte della Regione Siciliana che pure contribuisce con 4,5 milioni di euro. Inoltre – prosegue l’on. Digiacomo – l’assenza di un decreto che ordini a tutti gli attori, pubblici e privati, di aprire al traffico passeggeri e merci l’aeroporto di Comiso in una data certa e non più procrastinabile, avrà come esito quello di rimandare e rimandare “sine die” come nella più triste consuetudine della peggiore Italia. Lo stesso dicasi per un non meglio specificato rapporto tecnico che assegnerebbe a Comiso un ruolo “secondario”: ma non era stato lo stesso Governo Italiano che aveva auspicato la costituzione di un forte sistema sudorientale Catania-Comiso, destinato a diventare per importanza il terzo polo aeroportuale italiano? Per queste ragioni – conclude nella lettera l’on. Digiacomo – a partire dal 27 aprile inizierò uno sciopero della fame fintanto che non sarà ufficializzata la data certa dell’apertura dell’aeroporto di Comiso. Questo è un diritto del Mezzogiorno, della Sicilia e dell’Italia che vuole crescere”.
La lettera è stata indirizzata anche ai ministri dei Trasporti e della Difesa rispettivamente Corrado Passera e Giampaolo Di Paola e, per conoscenza, al presidente della Regione Raffaele Lombardo e al Prefetto di Ragusa S.E. Giovanna Cagliostro.

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