Scongiurata la chiusura della divisione di Dialisi dell’Ospedale Maggiore di Modica

Non chiuderà la Divisione di Dialisi dell’Ospedale Maggiore di Modica. La situazione legata al personale e alla mancanza di pulizie si è favorevolmente risolta ieri mattina dopo una riunione tra tutti i primari di divisione e il direttore amministrativo dell’Asp Ragusa, Maria Sigona, alla quale sono state evidenziate tutte le peculiarità e i disagi che avevano portato all’annunciata chiusura della Divisione di Dialisi per la giornata odierna. Il dirigente ha preso contezza dei problemi oggettivi per cui è stato sottoscritto un atto con il quale vengono estesi tutti i servizi di ausiliariato all’azienda privata che si occupa di pulizie, comprese le cosiddette “approfondite”. E’ chiaro che l’accordo comporterà qualche giorno di organizzazione e per questo la Sigona, responsabilmente, ha autorizzato l’utilizzo dello straordinario per gli ausiliari di turno. La situazione era divenuta caotica e rischiava di degenerare perchè anche il primario del Laboratorio Analisi, Michele Giavatto, aveva annunciato di non potere più garantire il servizio di sabato perchè non si hanno più garanzie economiche per assicurare la presenza del personale necessario, per circa 50 euro al mese. Questo sarebbe un grosso problema perchè gli accessi al Pronto Soccorso, ma anche le necessità delle diverse divisioni, non potrebbero avere riscontri clinici immediati. La Nefrologia, diretta anche questa dal dottore Salvatore Musso, aveva chiesto di chiudere i ricoveri e, dunque, di darne comunicazione al Pronto Soccorso affinchè non fossero inviati nuovi accessi per mancanza di personale e perchè in tal senso non veniva garantita la pulizia. Proprio il Pronto Soccorso diretto dal dottore Carmelo Scarso, non naviga nell’oro. Il settore di primo intervento del nosocomio dispone di un solo ausiliario per turno e questo costringe quasi sempre i parenti ad accompagnare i degenti nei laboratori per gli accertamenti. A rischio anche la sala parto, in Ginecologia, e la Pediatria. Sabato i primari avevano inviato una lettera alla direzione sanitaria facendo rilevare i gravi disagi per mancanza di personale ausiliario e di trovarsi con turni scoperti. L’Ospedale Guzzardi di Vittoria, che ha pure le sue difficoltà, stranamente si ritrova con venti ausiliari in più rispetto al “Maggiore” ma con quattro reparti in meno.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa