Stalking e minacce a Modica per una storia d’amore finita. A processo due nuclei familiari

Il processo viene incardinato è c’è immediatamente la costituzione di parte civile nei confronti di M.C., difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio. La richiesta, accolta dal giudice onorario del Tribunale, Francesca Aprile, era stata avanzata dall’avvocato Fabio Borrometi per conto di un proprio assistito. Otto gli imputati in questo processo a sfondo sessuale che sfocia anche nello stalking, poiché il principale imputato è stato sottoposto all’obbligo di non avvinarsi ai luoghi frequentati da una minore modicana, nonché al divieto di comunicare con la stessa con qualunque mezzo, a seguito di un’ordinanza del Gip emessa il 12 agosto del 2010. Atti persecutori aggravati, rissa, ingiurie e minacce continuate in concorso, percosse, danneggiamento violenza privata e lesioni personali. Queste tutte le accuse che ha portato in aula il pubblico ministero. Di mezzo ci sarebbe l’interruzione di una relazione tra due giovani. Gli imputati sono R.F., 23 anni, la madre, L.A., 44 anni, il padre S.F., 49 anni, B.S., 25 anni, M.C., 25 anni, C.R., 47 anni, padre della minore, M.S., 45 anni, la madre, e G.S., 25 anni, tutti difesi dagli avvocati Fabio Borrometi e Salvo Maltese. Secondo l’accusa il ventitrenne, dopo la separazione, avrebbe minacciato di pubblicazione foto intime e riservate dell’ex fidanzata, addirittura le avrebbe masterizzate su alcuni compact disk cominciando a diffonderle. A questo punto erano intervenuti i genitori della minore e altri amici. R.F. avrebbe anche scritto con vernice spray rossa sui muri di Marina di Modica frasi offensive contro la minorenne. Il 22 giugno del 2010 la situazione degenerò proprio nella frazione balneare quando si andò alla rissa tra le due famiglie che coinvolsero anche altri due giovani. Uno di questi, M.C., fu ricoverato in ospedale con quindici giorni di prognosi mentre la sorella del ventitrenne, A.F., guarì in dieci giorni. Questi ultimi, infatti, sarebbero stati bloccati in Piazza Mediterraneo mentre transitavano a bordo di una Fiat Punto, e minacciati dalla famiglia della minore e da altre due persone, e anche percossi. Si passò anche alle minacce gravi. Le parti offese sono sette, una sola, come si diceva, si è costituita. Il processo proseguirà il prossimo 10 dicembre.

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