Ragusa, l’associazione “Confronto” approva le linee operative

Il Consiglio Direttivo di “Confronto”, ha approvato il documento che definisce il ruolo e le linee operative della Associazione .
“Confronto” – viene precisato – è una associazione apartitica, costituita da soggetti di diversa estrazione politico e sociale, è aperta a tutti e la sua azione è rivolta alla Società Iblea ed allo sviluppo locale. Non è un partito, non ha obbiettivi elettorali ed ispira la propria attività ai principi della scuola cristiano-sociale e mira ad irrobustire la “coscienza civica” dei cittadini ponendosi al servizio della società e a difesa dei cittadini e dell’economia locale .
“Confronto” – prosegue dice il presidente, Enzo Cavallo – vuole essere un “osservatorio” impegnato a leggere ed interpretare la realtà locale e a seguire, orientare e sostenere l’operato della “classe dirigente provinciale. Vuole essere altresì un “laboratorio propositivo” di dibattito e di approfondimento delle diverse tematiche che interessano i cittadini e gli imprenditori e di libero confronto coi vari soggetti Istituzionali, Amministrativi e Politici.
“Confronto” punta poi ad inserirsi costruttivamente nel dibattito provinciale in un momento assai delicato in cui i cittadini rifiutano le logiche di un “sistema generale” che stenta a recepire le reali esigenze della società e non sempre riesce a tutelare gli interessi dei cittadini, delle imprese e del territorio”.
“Confronto” si offre inoltre, a quei cittadini che hanno difficoltà di approccio con gli uffici pubblici, come uno “sportello civico” e si prefigge di tutelare gli interessi dei consumatori e degli utenti”.
L’associazione “Confronto” è impegnata a “dare spazio e voce” a quanti rivendicano maggiore rispetto e a quanti vogliono impegnarsi, da protagonisti, per il bene comune. Il tutto – conclude il documento – nella piena consapevolezza che, solo partecipando direttamente, possono essere recepiti, affrontati e più facilmente risolti i problemi comuni ed è solo collaborando e confrontandosi che si può concorrere alla formazione di una nuova classe dirigente, preparata e capace e, in quanto tale, sufficientemente credibile”.

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