Maggiore tutela per i centri storici. Convegno a Modica

“Non è più tempo di leggi speciali per i centri storici dell’Unesco ma di una legge organica, voluta da tutti”. È questo il messaggio che proviene, ad una sola voce, dal convegno promosso venerdì dal Comune di Modica, nell’ambito della “Settimana della Cultura”. “Un’occasione che abbiamo voluto creare – afferma il padrone di casa, il Sindaco Antonello Buscema -, con la convinzione che a questo punto un’iniziativa forte debba partire dai Sindaci, che sappiamo così bene cosa vuol dire avere tra le mani tesori ineguagliabili ed essere drammaticamente impotenti di fronte alla minaccia del loro degrado. A spingerci ad organizzare questo convegno è stata l’ennesima replica dell’ormai consolidato copione sul rifinanziamento della Legge Legge speciale su Ibla. La Legge su Ibla, – continua Buscema – così all’avanguardia per gli anni in cui fu pensata, ci offre notevoli spunti di riflessione. Estensione dei benefici della legge su Ibla, dunque, ma non solo”.
Per Mariella Muti, assessore alla Cultura del Comune di Siracusa e per Costanza Messina, Vicesindaco di Noto: “Viviamo tempi di vacche magrissime, il periodo delle leggi su Ibla ed Ortigia, è passato. Bisogna mirare, magari, a vantaggi fiscali o a crediti d’imposta. Altresì dobbiamo sfruttare il marchio dell’Unesco per creare aggregazione ed attenzione intorno ai nostri meravigliosi centri storici, puntando sempre più sulla cultura dei nostri luoghi. Nel decennale del “Val di Noto”, iniziative come questa, devono essere itineranti per gli otto Comuni, al fine di pianificare un progetto unico a lungo raggio”. Presenti i Deputati Regionali, Roberto Ammatuna, Pippo Di Giacomo e Riccardo Minardo che si sono soffermati “sull’estensione dei benefici della legge su Ibla e sulle diverse iniziative parlamentari che è importantissimo intraprendere prima che la Legislatura volga al termine”.
Non tarda ad arrivare la risposta, nel proprio intervento, dell’assessore alla Cultura del Comune di Ragusa, Sonia Migliore: “La problematica dei centri storici è gravissima e va ben oltre quelli della nostra Provincia. Noi ragusani, però, vorremmo che non si mettesse più in discussione una legge speciale, come quella approvata nel ’81, che niente ha a che fare con i siti Unesco. Noi siamo per non mortificare la legge su Ibla (quindi nessuna estensione) ma vogliamo che non vengano mortificati neanche gli altri territori. Pensiamo che la legge su Ibla possa essere un’ottima impalcatura per una nuova legge sui centri storici dell’Unesco”.

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