Cimitero di Modica. Insorgono i sindacati e gli edili. No alla gestione privata

Il “Project Financing” per il cimitero di Modica attira l’attenzione per le continue polemiche, riguardo la scelta dell’amministrazione comunale di Modica. Con una conferenza stampa, lunedì mattina, la “triplice sindacale” insieme alle categorie provinciali degli edili, Fillea, Filca e Feneal ribadiscono la propria netta opposizione alla scelta.
Per Peppino Ruta, Uil: “Noi non siamo contro i privati ma contro una gestione privata di un bene pubblico; consideriamo, infatti, il cimitero un bene di tutti e, addirittura, vederne la concessione per ventisei anni, ci fa accapponare la pelle”.
“Il cimitero è un bene comune come l’acqua – afferma Piero Pisana, Cgil –. Il cimitero deve avere tre garanzie: essere pubblico, avere massima garanzia di economicità e tempestività. Ci sono cittadini che hanno già pagato la metà della cifra richiesta per la costruzione dei loculi, non possono aspettare altri tre anni per la realizzazione. Noi, tempo fa, convocammo una conferenza a Palazzo della Cultura – continua Pisana – e l’amministrazione ci disse che, prima di procedere col progetto definitivo, ci avrebbe consultati. Non è stato così, ci hanno convocato e già il progetto era pronto. Non vogliamo fare solo polemica ma esser propositivi, per questo proponiamo il “fondo di rotazione”, così da costruire i loculi già per metà pagati, entro un anno e con la seconda tranche dei pagamenti, avviare la costruzione di nuovi loculi, permettendo una rotazione fra la richiesta e la realizzazione”. Per Giorgio Fede, Cisl: “A Vittoria ed a Ragusa si era avviato un progetto di finanzia privata per la realizzazione dei nuovi loculi ma le amministrazioni si resero conto che fosse un progetto con troppi punti interrogativi, così lo abbandonarono. Non capiamo perché Modica, unico esempio in tutta la Sicilia (unica eccezione, negativa, è rappresentata da Piana degli Albanesi), voglia testardamente proseguire su questa strada. Chiederemo una urgente Conferenza dei Capigruppo per valutare la reale intenzione della politica modicana e vedremo se, nel breve tempo che ci rimane, ci sia la volontà di modificare un progetto sbagliato”.
Per Paolo Aquila: “L’amministrazione di Modica è tutto tranne che di centrosinistra; non rappresenta gli interessi dei cittadini e neanche quelli delle tante imprese edili, favorendo una sorta di monopolio per ben ventisei anni”.

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