Ieri sera al Duomo di Ibla messa solenne del vescovo per la festa liturgica di San Giorgio martire celebrata alla presenza delle autorità civili e militari

E’ stato un momento davvero emozionante per tutti i presenti quando il vescovo di Ragusa, mons. Paolo Urso, a conclusione della messa solenne di ieri sera, tenuta in occasione della festa liturgica di San Giorgio martire, ha impartito la benedizione a nome del patrono della città. Un momento di estrema pregnanza e dal grande significato religioso che, non a caso, ha visto la presenza delle massime autorità civili e militari della provincia. Ad assistere alla celebrazione, infatti, il prefetto Giovanna Cagliostro assieme al questore Filippo Barboso. C’erano anche il comandante dell’Arma dei carabinieri, Salvatore Gagliano, e il comandante della Guardia di Finanza, Francesco Fallica. Hanno presenziato alla cerimonia presieduta dal vescovo anche il presidente della Provincia, Franco Antoci, il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, e il vice Giovanni Cosentini. C’era anche il gonfalone della città. Tantissimi i fedeli presenti al Duomo che hanno così avuto modo di onorare il santo cavaliere in attesa della festa esterna che, quest’anno, si terrà l’1, il 2 e 3 giugno. I componenti dell’associazione San Giorgio martire, che hanno partecipato in maniera compatta e sentita alla messa solenne di ieri sera, al termine della funzione religiosa hanno assunto l’impegno legato alla predisposizione di un calendario dei festeggiamenti da allineare alle precedenti edizioni della festa e hanno voluto esprimere il proprio ringraziamento a tutti coloro che già si sono espressi a favore dell’organizzazione di iniziative in grado di rispondere alle esigenze di una manifestazione religiosa di così grande richiamo, una manifestazione che, negli ultimi anni, ha saputo riconquistare la massima attenzione e che intende procedere su questa direzione, nonostante le ristrettezze economiche, anche per il prossimo futuro. “E’ stato l’ennesimo attestato di devozione – ha detto al termine della cerimonia religiosa il parroco del Duomo, don Pietro Floridia – che questa città nutre nei confronti del santo cavaliere. Una figura emblematica rispetto alla vittoria del bene sul male e che, ancora oggi, incarnando una non comune vitalità ed effervescenza, risulta essere di una attualità sorprendente”.

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