DISCESE IN “CALACIPITU” E SCREENING GLICEMICI TUTTO ESAURITO STAMANE ALLA 1° GIORNATA DELLA SALUTE LA PASSEGGIATA PROMOSSA DALL’AIAD TRA IL BAROCCO HA FATTO REGISTRARE UNA CONSISTENTE PARTECIPAZIONE

Una passione che non conosce confini. E che, non a caso, viene trasmessa di generazione in generazione. In tempi di playstation e di tablet, far rivivere, ai più piccoli, l’emozione di una discesa con il “calacipitu”, il tradizionale mezzo a tre ruote costruito con assi di legno e cuscinetti d’acciaio, è un modo dei genitori per raccontare ai propri figli come ci si divertiva un tempo in assenza di congegni elettronici. Se tutto questo, inoltre, è inserito nel contesto di una iniziativa più complessiva in cui si trasmettono messaggi salutistici come quelli tesi a favorire il movimento fisico per prevenire l’obesità e le patologie correlate al diabete o altri spunti che, invece, mirano a valorizzare nella maniera più originale le bellezze architettoniche di Ragusa Ibla e delle sue vallate adiacenti, si avrà l’esatta percezione della riuscita della prima edizione della “Giornata della salute” che ha preso il via questa mattina in piazza Duomo e che proseguirà sino a sera. Un programma ricco e articolato ha caratterizzato l’evento promosso dall’Associazione italiana per l’assistenza ai diabetici – onlus e dall’associazione culturale “U calacipitu” con la collaborazione della polisportiva “No al doping e alla droga onlus”. Dopo la partenza, di buon mattino, dei percorsi (21 e 42 km) della quarta edizione dell’eco-maratona delle cave iblee, l’attenzione, in piazza, si è concentrata sui giochi proposti nel contesto della terza edizione di “Ricordando”. Dal cerchio alla biglia, dal “tuppettu”, la mini trottola che gira e con la quale ci si può lasciare andare a straordinarie evoluzioni, all’elastico: i più piccoli hanno avuto modo di osservare e di sperimentare le pratiche che, un tempo, impegnavano sui marciapiedi e lungo le vie i propri genitori e i propri nonni. Uno scambio di esperienze che è stato vissuto dalle numerose famiglie che hanno partecipato all’iniziativa e ammirato dai visitatori provenienti da ogni parte della Sicilia e da turisti di tutta Europa che, oltre ad ammirare il barocco di Ibla, sono rimasti incuriositi dai contenuti della kermesse.
Un consistente numero di partecipanti anche alla quinta edizione della passeggiata della salute Aiad che, lungo un percorso di quattro chilometri, si è snodata nei siti Patrimonio dell’Umanità nel corso di una ricorrenza speciale, i dieci anni dell’iscrizione dei beni architettonici di Ragusa Ibla nella lista dell’Unesco. C’è stata anche l’opportunità di effettuare lo screening glicemico e di ricevere informazioni sulla patologia del diabete e sulle cure per contenerlo. Oltre alla degustazione dello “zanfarru”, bevanda tipica alla carruba, l’attenzione è stata catturata anche dalla recita di poesie, detti e indovinelli in siciliano da parte degli alunni del circolo didattico Mariele Ventre, curata dall’Associazione italiana genitori. Quindi, il momento più atteso della mattina. Dinanzi allo splendido prospetto di palazzo Battaglia, e sino ad arrivare nella piazza antistante il complesso scolastico dell’istituto “Giovanni Pascoli”, la sfilata dei calacipiti dalle fogge più disparate, tra due ali di folla, è stata emozionante anche perché prima ad esibirsi sono stati i più piccoli e poi è toccato ai loro papà e mamma affrontare con un’andatura indiavolata, ma sempre sotto la massima sicurezza, la ripida discesa. Quasi un trasferimento ideale delle conoscenze di questi “giocattoli” da una generazione all’altra.
Grande la soddisfazione degli organizzatori al termine della mattinata. “Anche perché – chiarisce il presidente dell’Aiad onlus, Gianna Miceli – il richiamo esercitato dalla temperatura della giornata è stato davvero fantastico e le presenze hanno superato ogni più rosea previsione. E poi la cornice di Ibla, che non ha bisogno di commenti, ci ha permesso di veicolare nel modo migliore i messaggi che con la nostra associazione intendiamo fare passare”. Anche il presidente dell’associazione culturale “U calacipitu”, Giorgio Dipasquale, mette in rilievo “l’attenzione che le famiglie continuano ad avere per iniziative di questo tipo in cui si riescono ad aprire brecce nel passato che ci consentono di operare un recupero della memoria a vantaggio delle giovani generazioni”. La manifestazione proseguirà anche nel pomeriggio.

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