Il Tar di Palermo ha bocciato i concorsi indetti dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo e dall’assessorato regionale alla Salute.

Il Tar di Palermo ha bocciato i concorsi indetti dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo e dall’assessorato regionale alla Salute. Si tratta dell’ennesimo passo falso dell’assessore Massimo Russo, smentito ancora una volta da una sentenza del tribunale che dimostra la sua incapacità nella gestione della sanità pubblica.
I due bandi pubblicati lo scorso 31 dicembre per l’assunzione a tempi indeterminato di 256 infermieri e 21 tecnici di radiologia sono illegittimi poiché, come spiega la sentenza del Tar, prima di ricorrere a un concorso si sarebbe dovuto ricercare il personale tra i lavoratori in mobilità e in esubero.
Il parlamentare di Grande Sud, Carmelo Incardona, sottolinea la pessima gestione della sanità siciliana da parte dell’assessore Russo: “Il Tar ha clamorosamente sconfessato l’assessore Russo e il suo modo personalistico di reggere il nostro sistema sanitario. Era palese che prima di indire un concorso pubblico si sarebbe dovuto attingere al bacino dei lavoratori in mobilità fuori dalla Sicilia che desiderano ritornare nella loro terra. Ed è altrettanto evidente che nell’indizione dei concorsi si celano dietro manovre clientelari e di potere”.
Per l’onorevole Incardona “fa specie osservare il comportamento di un magistrato in aspettativa, che si considera il paladino della legalità e della meritocrazia, fuori da ogni minimo rispetto delle regole e dell’etica pubblica come dimostra la vicenda dei candidati nelle liste di Palermo”.
L’attuale governo regionale non ha avuto la lungimiranza politica di riuscire a intestarsi una battaglia per tutti i siciliani qualificati che intendono rimanere nella loro terra ma che non riescono a trovare lavoro per la mancanza di concorsi pubblici.
“Noi di Grande Sud – ha affermato l’onorevole Incardona – intendiamo lottare allo spasimo per dare una concreta possibilità ai nostri conterranei che vogliono rimanere in Sicilia. Occorre abbassare le quote dei posti per le mobilità per evitare che chi ha scelto di rimanere venga ulteriormente penalizzato.”
La recente sentenza del Tar sui concorsi pubblici costituisce di un altro duro colpo per i cittadini siciliani che dovranno portare sulle spalle il peso degli errori dell’assessore Russo, infatti i posti messi a concorso nelle Asp rimarranno vacanti in attesa della risoluzione della vicenda giudiziaria.
“Questo è una ulteriore presa in giro per tutti i cittadini siciliani – ha commentato l’onorevole Incardona – i quali pagheranno sulla loro pelle la disastrosa gestione di Massimo Russo. In più gli errori dell’assessore saranno pagati dai siciliani, visto che l’assessorato alla Sanità e l’Asp di Palermo sono stati condannati al pagamento delle spese processuali”.
“Emerge chiaramente – ha concluso il parlamentare regionale di Grande Sud – la sete di potere di Massimo Russo, al quale non importa proprio nulla della sanità siciliana. I concorsi banditi senza criterio e inevitabilmente bocciati, la lista “Palermo Avvenire” presentata alla comunali che raccoglie i suoi diretti dipendenti, la deriva etica e morale della gestione dell’assessorato impongono una richiesta irrevocabile: le dimissioni dell’assessore”.

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