Malasanità all’Ospedale Maggiore di Modica? I periti smentiscono: “Tutto secondo scienza”

Ipotizzato un presunto caso di malasanità all’Ospedale Maggiore di Modica, ma i periti sostengono il contrario: “ I medici hanno agito secondo scienza”. Sotto accusa l’Unità Operativa di Cardiologia del nosocomio modicano e in particolare sette operatori della divisione, indagati a seguito di una denuncia-querela presentata dalla moglie del degente ricoverato a Modica il 16 marzo del 2011 dopo essere arrivato al Pronto Soccorso. Gli era stato riscontrato un infarto del miocardio. I familiari, visto che la situazione stava precipitando, chiesero il trasferimento presso l’emodinamica di Ragusa ma i medici modicani ritennero l’uomo “intrasportabile”. Secondo la donna, i cardiologi non avrebbe curato adeguatamente il coniuge che era in coma e che, successivamente, fu trasferito a Catania in elisoccorso e operato d’urgenza. Ha riportato gravissimi danni cerebrali. La Procura della Repubblica di Modica aveva indagato i sette medici per lesioni gravi e, nello stesso tempo, aveva nominato due consulenti tecnici d’ufficio, entrambi docenti universitari di Catania, che nei giorni scorsi hanno depositato le loro conclusioni, secondo le quali i cardiologi del “Maggiore” avrebbero agito correttamente e tutto è stato fatto in regola. Insomma non si ravviserebbero, secondo i periti, estremi di reato. La Divisione di Cardiologia è tra le più rinomate della provincia e annovera personale altamente qualificato. Le conclusioni dei consulenti, in buona sostanza, hanno confermato questo.

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