Scarso: “Non rassegnarsi alla soppressione del Tribunale di Modica”

L’ultimo approccio alla problematica relativa alla soppressione del Tribunale di Modica conferma la tendenza a disarmare la Città della sua storica e strategica istituzione di giustizia. E’ una sintesi quasi amara quella che fa il presidente del consiglio comunale di Modica, Carmelo Scarso, dopo l’incontro tenutosi a Roma con il Capo Dipartimento Giustizia, Luigi Birrittieri, e il Sottosegretario di Stato, Salvatore Mazzamuto. Il Sindaco ha centrato il punto debole della riforma nel nostro territorio e correlativamente il nostro punto di forza. “Anche al Ministero – spiega Scarso – si sono resi conto che la struttura di cui Modica e la sua circoscrizione giudiziaria sono dotate non può essere chiusa. E allora: perché adagiarsi all’idea della soppressione o del dimezzamento del Tribunale? Modica ancora una volta con la mezza decisione serve a risolvere problemi di altri visto che la soppressione aggraverebbe e non risolverebbe i problemi della giustizia sul territorio? E la politica modicana quali interessi ha a risolvere i problemi del Ministero e di altri ammantandoli quali problemi della Città ? La strada maestra è lavorare, lavorare e lavorare senza nulla concedere al penalizzante (comunque) compromesso per una corretta ridistribuzione territoriale delle circoscrizioni giudiziarie, che veda quella di Modica quale momento necessario del Sud-Est isolano: come sempre è stato”. Un’amara riflessione accompagna questa vicenda e Carmelo Scarso, che oltre ad essere il massimo esponente della civica assise cittadina è anche un penalista, lo spiega chiaramente. “Fino a quando Modica si esprimerà in una classe politica pronta a pronarsi e a fare pronare strumentalmente tutta la Città alle mezze misure, ai compromessi, alla soccombenza e a ingiustificati sacrifici andrà sempre più a fondo. E’ necessario cambiare e invertire il cammino di decadenza, a cominciare dalla difesa ad oltranza del Tribunale”. Il riferimento è all’onorevole Nino Minardo che, presente all’incontro, punta, invece, a chiare lettere sull’ipotesi di un presidio giudiziario Ragusa-Modica.

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