Vittoria: Dal sindaco un appello ai dirigenti nazionali e regionali del Pd contro il Muos

Il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia ha inviato una lettera al segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani, al presidente Rosy Bindi, al presidente nazionale Ecodem Fabrizio Vigni, al capo-gruppo Pd della Camera Dario Franceschini e del Senato Anna Finocchiaro, al segretario regionale Giuseppe Lupo ed al capogruppo Pd all’Ars Antonello Cracolici per chiedere loro di “impegnarsi contro il Muos e di non farlo disamorare del suo partito”. Questo il testo integrale della lettera del sindaco Nicosia ai vertici del Pd: “Con la presente intendo sottoporre alla Vostra attenzione il forte allarme sociale legato ai possibili rischi per la salute e per l’ambiente derivanti dall’installazione della stazione terrestre del sistema Muos di telecomunicazione satellitare della Marina Militare Usa in territorio di Niscemi. L’infrastruttura, già oggetto di un protocollo d’intesa siglato il 1° giugno 2011 tra il Ministero della Difesa e la Regione Siciliana, oltre a destare preoccupazioni per l’impatto ambientale e per le possibili interferenze con i sistemi di volo dello scalo aeroportuale di Comiso, che in linea d’aria dista appena quindici chilometri dalla stazione Muos e la cui apertura è imminente, suscita allarme anche per i probabili danni alla salute, provocati dall’esposizione a breve e a lungo termine ai campi elet-tromagnetici dell’infrastruttura. Quest’ultimo aspetto, in particolare, è stato evidenziato da uno stu-dio di Massimo Zucchetti, professore ordinario di Impianti Nucleari al Politecnico di Torino, e di Massimo Coraddu, consulente esterno del dipartimento di Energetica del Politecnico ed ex ricerca-tore dell’istituto nazionale di Fisica nucleare. I risultati della ricerca – che ha ritenuto “incompleti e affetti da innumerevoli incongruenze” i dati tecnici forniti dalle autorità militari, ha contestato le analisi condotte dall’Arpa Sicilia ed ha ipotizzato come conseguenza dell’entrata in funzione dei trasmettitori del Muos “un incremento del rischio di contrarre vari tipi di disturbi e malattie, tra cui alcuni tumori del sistema emolinfatico, come evidenziato in numerosi studi epidemiologici” – sono stati talmente allarmanti da indurre i due docenti universitari a chiedere al Presidente della Regione Siciliana di sospendere l’autorizzazione concessa per l’installazione del terminale Muos a Niscemi. Sulla scorta di tali preoccupazioni sono sorti negli ultimi mesi diversi Comitati No Muos, e il pros-simo 29 e 30 Aprile e il Primo Maggio si svolgerà a Niscemi, proprio nella “sughereta” ove sorge la stazione Muos (la stazione radar insiste in una riserva orientata, zona Sic di alto interesse culturale e ambientale) una manifestazione di tre giorni con dibattiti, interventi da parte dei sindaci del coordi-namento No Muos e iniziative musicali per porre l’attenzione dei cittadini e delle Istituzioni sul pe-ricolo a cui le nostre comunità vanno incontro. Abbiamo già chiesto l’intervento delle massime au-torità dello Stato affinché vengano revocate o almeno sospese le autorizzazioni concesse, in attesa che ulteriori accertamenti dissipino ogni dubbio sull’effettiva pericolosità dell’installazione, i cui effetti potrebbero rivelarsi devastanti per il territorio e per la sua popolazione. Ad oggi, però, gli appelli e le manifestazioni di sensibilizzazione non hanno sortito alcun effetto e nessuna presa di posi-zione, né da parte degli enti competenti, né tantomeno da rappresentanti politici. Sento il dovere di ricordare che questa terra, già afflitta dalla presenza della mafia oltre che da due impianti petrolchimici (Gela e Priolo), ha una forte vocazione pacifista, e negli anni Ottanta fu teatro di una mas-siccia azione di protesta – che vide impegnato in prima persona Pio La Torre e il Partito Comunista Siciliano – contro la Base Nato di Comiso. E proprio in questi giorni, mentre Comiso e Vittoria, ricordano il trentennale della grande manifestazione del 4 aprile 1982 che vide per la prima volta più di 100 mila persone provenienti da tutta Italia e da alcuni Paesi Europei, sfilare per le vie della cit-tadina e dire No alla installazione dei missili Cruise all’aeroporto di Comiso (ex Base Nato) e in-neggiare alla Pace nel Mediterraneo, ancora una volta il futuro di questa terra e dei suoi abitanti viene ipotecato. Trent’anni fa, contro i Cruise sfilava Pio La Torre, segretario regionale del Pci e con lui l’intero partito! A distanza di trent’anni, la storia si ripete e lo slogan “Per un Mediterraneo di Pace” è più attuale che mai. Oggi tocca a me, sindaco del Pd, lanciarvi un appello per interpretare il sentimento fondamentalmente pacifista della nostra gente e lottare assieme a essa. Non possiamo essere lasciati soli. La battaglia è impari, il pericolo Muos è tangibile e devastante per la salute dei cittadini, oltre che per la Pace nel Mediterraneo ed ecco perché, quale sindaco del Partito Democra-tico, chiedo l’impegno attivo del mio partito, non solo attraverso interrogazioni e interpellanze par-lamentari, ma con la partecipazione e il sostegno per l’avvio di una campagna di mobilitazione nazionale contro il Muos, la cui costruzione appare molto più nociva di quella della Tav sulla quale i riflettori mediatici e politici sono costantemente puntati. Per tutto ciò, mi rivolgo ai vertici del mio partito. La Sicilia non può e non deve diventare la pattumiera d’Italia; i nostri figli non possono ve-dere ipotecati il loro futuro e la loro salute. Confido nel Vostro pieno sostegno a questa nuova battaglia di civiltà e mi aspetto che il Pd raccolga il grido d’allarme che si sta levando dagli addetti ai lavori e dalla popolazione, il cui unico interesse è quello di tutelare la salute e l’ambiente”.

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