LA CAPITANERIA DI PORTO DI POZZALLO SALVA MARITTIMO COLTO DA MALORE A 10 MIGLIA DALLA COSTA

Nel primo pomeriggio di ieri i militari della Guardia Costiera di Pozzallo imbarcati sulla Motovedetta CP 2113, hanno portato a termine un complesso e delicato intervento di assistenza, soccorso, trasporto e trasbordo del Direttore di Macchina della Motonave “FESCO ANGARA”, di bandiera Vanuatu, colto da un improvviso malore a circa 10 miglia dal porto di Pozzallo. Infatti, alle ore 13:10 circa, il Comandante della citata motonave “FESCO ANGARA”, ha informato la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Pozzallo che il Direttore di Macchina presente a bordo ha accusato forti dolori all’addome ed aveva una pressione molto bassa, chiedendo altresì l’urgente intervento di trasbordo dello stesso per ricevere le cure mediche a terra.
Ricevuta la segnalazione, è stato immediatamente ordinato alla nave mercantile di dirigere verso il porto di Pozzallo ed, al contempo, disposta l’uscita della dipendente motovedetta CP 2113, che faceva rotta verso l’unità per effettuare il trasbordo del marittimo in difficoltà.
Inoltre, per abbreviare i già ristretti tempi utili per l’intervento, è stato ordinato al Comandante della nave di contattare il Centro Internazionale Radio Medico per ottenere le prime utili informazioni sugli interventi di primo soccorso e le cautele da adottare, in attesa dell’arrivo della motovedetta.
Intercettata la motonave “FESCO ANGARA”, nonostante le condizioni meteo marine in corso, mare mosso con direzione nord-est ed onde lunghe di circa 1,5 mt. di altezza e vento teso proveniente da sud-ovest, che non permettevano un facile affiancamento alla suddetta nave mercantili, l’abilità e la professionalità dell’equipaggio imbarcato, ha consentito di eseguire al meglio le manovre nautiche necessarie per abbordare la suddetta unità in massima sicurezza e trasbordare il marittimo colto da malore che è stato successivamente trasportato presso l’Ospedale Maggiore di Modica.

La positiva conclusione dell’emergenza occorsa, ha messo in luce la sinergia ed il coordinamento tra i vari enti pubblici ed i privati interessati nell’evento e, soprattutto, l’efficienza della “catena dei soccorsi” e dei relativi “protocolli di comunicazione”.

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