Lauretta: “Incredibile Dipasquale. Accusa di doppiogiochismo il Pd di Ragusa dopo che lui non aveva preso alcuna posizione sulla delicata vicenda”

“Alcuni movimenti civici, compresa l’associazione Territorio di Nello Dipasquale, accusano il Pd di doppiogiochismo con riferimento alla vicenda del Muos di Niscemi. E’ veramente ridicolo leggere tali affermazioni che non rendono giustizia a chi si è schierato in modo netto e deciso contro l’installazione del mostro ambientale, arma da guerra ad esclusivo utilizzo della marina americana che, in caso di conflitto, potrà far partire da tale sito i comandi per una qualsiasi azione in tutto il mondo, scavalcando la sovranità territoriale italiana”. Lo dice il consigliere comunale del Partito Democratico, Gianni Lauretta, contestando le dichiarazioni del primo cittadino. “Forse il sindaco Dipasquale – aggiunge Lauretta – ha dimenticato la bocciatura in Consiglio di un ordine del giorno del Pd che chiedeva l’adesione al comitato No Muos e la divulgazione sul sito internet del Comune di tutte le notizie riguardanti i danni provocati dalle onde elettromagnetiche. Queste semplici richieste non sono state accolte. Al contrario, per mettersi in mostra, Dipasquale fa approvare un altro odg raffazzonato in cui si chiede la sospensione dei lavori in attesa dei risultati dell’Arpa, risultati che, come è successo alla conferenza dei sindaci, non sono pervenuti perché non si può misurare qualcosa che ancora non esiste”. “Purtroppo – continua Lauretta – le antenne già istallate dal 1991 sono pericolose per le emissioni che stanno diffondendo nell’ambiente. Se a ciò aggiungiamo l’installazione del Muos, lasciamo immaginare la pericolosità per la salute e per l’ambiente. Inoltre, vorrei chiedere al sindaco, che parla di doppiogiochismo, dov’era quando abbiamo occupato l’aula consiliare, dove era quando abbiamo chiesto che la città di Ragusa partecipasse con il gonfalone alla manifestazione contro il Muos, come mai era assente durante la conferenza dei sindaci considerata l’importanza dell’argomento (forse ha ritenuto più importante partecipare ad una cerimonia commemorativa svoltasi in aula consiliare dopo circa mezz’ora)? E, ancora, come si può parlare di coerenza quando il sindaco avrebbe potuto fare scelte precise visto che lui è la massima autorità sanitaria comunale. O si vuole continuare a prendere in giro la gente cavalcando l’onda dell’antipolitica, riciclandosi nei nascenti movimenti per purificarsi da decenni di attività politica? Come dire, uscire dalla porta per entrare dalla finestra per approdi in lidi diversi. Forse all’Assemblea regionale o al Parlamento nazionale? Invito i cittadini a riflettere sul contenuto della frase di Paolo Borsellino quando affermava che ‘la rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello’”.

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